La Diocesi ricorda le vittime del Covid: 16 sacerdoti sono deceduti in un anno
Alle 20 di domani una veglia di preghiera con l’arcivescovo Tisi, ma sarà virtuale: visibile in tv o sul canale Youtube, con la testimonianza di missionari trentini nel mondo
TRENTO. Domani, giovedì 18 marzo, prima Giornata nazionale per le vittime del Covid, anche la Chiesa trentina si unisce nella preghiera al ricordo di quanti hanno perso la vita a causa della pandemia, lasciando vuoti profondi dentro le nostre comunità. Tra loro, una menzione particolare va a tanti preti diocesani, religiose e religiosi (operanti anche in terra di missione) vinti dal contagio. Il primo sacerdote diocesano ad andarsene, il 13 marzo di un anno fa, fu don Luigi Trottner, parroco di Campitello di Fassa (nella foto, l’arcivescovo Tisi in preghiera sulla sua tomba). Da allora sono deceduti, dopo aver contratto il virus, altri 16 preti diocesani (per lo più anziani ospiti alla Casa del Clero).
Per loro e per tutti quelli che hanno perso la vita in quest'anno di pandemia, in particolare medici, infermieri e volontari vittime sul fronte dell'emergenza, sarà dedicata domani giovedì 18 marzo alle ore 20.00 una veglia di preghiera in onda in diretta su Telepace Trento (canale 601) e in streaming sul canale YouTube della Diocesi (raggiungibile dai portali diocesani).
La veglia era già programmata in memoria dei missionari martiri, la cui Giornata annuale cade il 24 marzo. Il momento di riflessione e preghiera sarà guidato da don Cristiano Bettega, delegato per l’Area Testimonianza e Impegno sociale, e arricchito da alcune voci dal mondo, tra cui la fiemmese suor Delia Guadagnini, missionaria saveriana in Congo.