Università, il rettore Deflorian punta alla riapertura in presenza da settembre
Presentata oggi la squadra dei prorettori: perfetta parità di genere (tre uomini e tre donne), e la sfida dei nuovi spazi da reperire
TRENTO. Il nuovo rettore dell'Università di Trento Flavio Deflorian, insediatosi formalmente oggi, ha indicato la squadra di prorettori che lo aiuteranno nei prossimi sei anni di mandato. I docenti nominati da Deflorian, e presentati in conferenza stampa, sono sei - tre donne e tre uomini - scelti in relazione alle competenze di ciascuno, al dipartimento di provenienza e all'equilibrio nella rappresentanza di genere. "Inizio il mio mandato con la definizione del gruppo di lavoro che mi permetterà di essere subito operativo e di iniziare nel più breve tempo possibile ad affrontare i temi urgenti per l'ateneo. Nella scelta delle persone ho considerato soprattutto competenza e la capacità di ricoprire i diversi ruoli", ha spiegato Deflorian.
I nuovi prorettori (tre uomini e tre donne, in perfetta parità di genere) individuati da Deflorian sono i docenti Paola Venuti (con delega alla didattica), Francesca Demichelis (ricerca), Andrea Fracasso (programmazione e alle risorse, Franco Fraccaroli (rapporti con il personale), Maurizio Marchese (sviluppo delle relazioni internazionali) e Barbara Poggio (equità e diversità). I rettori vicari verranno nominati a seguito del rinnovo del senato accademico, le cui elezioni sono fissate per il prossimo 12 aprile.
"L'Università di Trento ha attualmente un problema di spazi: negli ultimi anni siamo cresciuti significativamente nell'offerta dei corsi di laurea, come numero di studenti e di docenti. Stiamo già lavorando alla riqualificazione edifici, con una programmazione a medio e lungo termine, con l'obiettivo di tornare ad avere tutti gli studenti in presenza dal prossimo settembre". Così il nuovo rettore dell'ateneo trentino Flavio Deflorian, al termine della conferenza stampa di insediamento e presentazione dei prorettori. "Le nostre priorità sono tante, ma dobbiamo iniziare dal salvaguardare quanto fatto in passato e governare questo periodo transitorio, predisponendo gli spazi in modo tale da accogliere nel migliore dei modi gli studenti una volta ripresa l'attività in presenza", ha precisato.
Tra le altre priorità indicate da Deflorian vi sono il rilancio dell'attività dell'ateneo, della ricerca e delle relazioni internazionale. "Pensiamo anche di metterci a disposizione per gestire le lacerazioni al tessuto sociale comportate dalla pandemia. Non abbiamo risposte pronte, ma capacità di generare conoscenza", ha concluso il rettore.