Lotta contro il Coronavirus, 50 milioni di vaccini entro giugno
In Italia sono state somministrate più dell'87% delle dosi a disposizione: tra i territori più virtuosi ci sono il Veneto, l’Alto Adige, il Trentino, la Valle d'Aosta, il Molise e la Toscana
ROMA. Nel mese di aprile è prevista in Italia la consegna di 8 milioni di dosi di vaccino, ovvero il 15% di tutti gli arrivi programmati nel secondo trimestre (aprile-giugno) del 2021, ovvero 50 milioni.
Riguardo al mese appena passato, con l'arrivo di oltre 1,3 milioni di dosi di AstraZeneca (Vaxzevria), giunte nelle ultime ore all'hub nazionale della Difesa di Pratica di Mare, si è concluso l'approvvigionamento di vaccini del primo trimestre 2021: in tutto quasi 14 milioni (ma in base ai contratti iniziali con Pfizer-BioNtech, Moderna e AstraZeneca, erano invece previsti oltre 28 milioni di "shot”).
Pfizer ha inviato gli 8,7 milioni di dosi pattuite entro il 31 marzo - sebbene con alcuni ritardi intermedi - e Moderna lo stesso con i suoi 1,3 milioni. AstraZeneca ha consegnato appena un quarto - 4 milioni - delle dosi promesse, 16 milioni. Aldilà delle consegne di Pfizer e AstraZeneca previste la prossima settimana, il nuovo vaccino monodose Johnson & Johnson sarà distribuito in Europa dal 19 aprile e per l'Italia sono previste inizialmente 400mila dosi.
In generale, la campagna vaccinale prosegue a ritmi progressivamente più alti sfiorando la quota di 11 milioni di somministrazioni a livello nazionale, circa 6 milioni delle quali nel solo mese di marzo. L'obiettivo di aprile, spostato entro la fine del mese, restano le 500mila inoculazioni al giorno.
Attualmente la media mobile (calcolata nell'intero arco di 7 giorni) è di 243mila somministrazioni al giorno e con il trend dei numeri attuali - che rappresentano solo un dato momentaneo perché dovrebbero aumentare - si raggiungerebbe l'immunità di gregge all'inizio del 2022.
Alto Adige e Trentino virtuosi
In Italia sono state somministrate più dell'87% delle dosi a disposizione: tra i territori più virtuosi ci sono il Veneto, la provincia autonoma di Bolzano, la Valle d'Aosta, il Molise, la provincia di Trento e la Toscana, tutte sopra il 90% di dosi utilizzate rispetto a quelle ricevute. I principali punti di somministrazione in tutto il Paese sono ora 2.086. Il 60,1% degli anziani tra gli 80 e gli 89 anni ha ricevuto almeno la prima dose e il 31,4% è stato vaccinato anche con la seconda.