Gli spazi vuoti delle ex Casse Rurali diventano uffici in “coworking” (con banda larga)
Dalla val di Ledro a Mezzana, alla Valsugana; un progetto integrato, gestito da cooperative, per dare a tutti la possibilità di lavorare da remoto, ecco come aderire
TRENTO. Con la fusione delle Casse Rurali trentine, si sono liberati molti spazi che la Cooperazione trentina mette ora a disposizione del coworking.
Spiega un comunicato della Federazione: «I nuovi modi di concepire il lavoro, accelerati notevolmente dalla pandemia, stanno portando sempre più persone a svolgere le proprie mansioni da remoto. Un cambiamento culturale che necessità anche di forti modifiche infrastrutturali.
Questo il tema principale su cui si è svolto l’incontro online di presentazione del nuovo progetto targato “inCooperazione” che, dopo aver avviato la sperimentazione della nuova Carta, aggiunge un ulteriore tassello alla gamma di servizi offerti: la realizzazione di uffici adibiti al coworking. Un’occasione per rivalutare spazi che altrimenti sarebbero rimasti in disuso: “Dopo le fusioni, molte Casse Rurali – spiega il presidente della Federazione Trentina della Cooperazione Roberto Simoni - si sono ritrovate con varie sedi libere, senza grandi possibilità di essere adibite a nuove attività o servizi. Questo è stato uno tra gli spunti che ha portato l’idea di mettere a fattor comune le numerose esigenze di ricollocazione, la nuova piattaforma inCooperazione e le nostre cooperative che già da tempo si dedicano al mondo del coworking”.
Un progetto inter-cooperativo in cui la prima tra i partner è stata la Cassa Rurale di Ledro, con uno spazio gestito dalla Cooperativa Sole e già attivo in una location d’eccezione, a soli 5 minuti a piedi dal lago: “È già da molto tempo – racconta Marco Baruzzi, presidente della Cassa Rurale di Ledro – che stiamo lavorando in questa direzione, perché pensiamo che sia un grande valore per il nostro territorio, ed ora cominciamo a raccoglierne i frutti grazie anche all’accelerazione data dal momento storico”.
Altri, come la Cassa Rurale Alta Valsugana in collaborazione con Impact Hub Trentino, stanno già lavorando ad un progetto di coworking che potrà unirsi a questa iniziativa di sistema.
Un altro pronto a partire si trova a Mezzana, sopra la filiale della Cassa Rurale Val di Sole, in un assetto completamente rinnovato da Trentino Social Tank: “Questa è una grande opportunità per poter riutilizzare le nostre strutture, – spiega Claudio Vallorz, presidente della Cassa Rurale Val di Sole – dare la possibilità ai pendolari di ridurre gli spostamenti e offrire ai turisti un nuovo modo di soggiornare nella nostra valle”.
Dallo smart working al near working: un’opportunità per rivivere il proprio territorio
In alcune aree della nostra provincia le abitazioni non sono coperte da connessione internet a banda larga, oppure non hanno spazi sufficientemente confortevoli per poter svolgere al meglio le proprie attività lavorative. A questo si aggiunge la dimensione legata agli spostamenti che, prendendo ad esempio un abitante di Mezzana, significa approssimativamente 2 ore di viaggio e relativa spesa di carburante giornaliera per andare e tornare da Trento. La soluzione proposta da Coworking inCooperazione diventa quindi la possibilità di avvicinare il luogo di lavoro alla propria abitazione, favorendo così anche lo sviluppo di servizi in paesi e valli, nonché un contributo all’ambiente dato dalla diminuzione delle emissioni legate agli spostamenti.
Un nuovo modo di concepire il turismo
L’attenzione del progetto non è rivolta solo agli abitanti del territorio trentino. Attraverso una partnership con Trentino Marketing, nel prossimo futuro gli spazi verranno inseriti all’interno delle offerte già presenti sul territorio. Una sperimentazione che, nelle intenzioni, sarebbe dovuta partire già quest’anno ma la chiusura anticipata della stagione invernale non ha permesso di testare questo nuovo modo di concepire il turismo. Un’idea che si inserisce in un trend già avviato da molte aziende di promozione turistica nazionale e internazionale, e che ha un forte bisogno di mezzi per potersi strutturare al meglio, uno spazio in cui la Cooperazione Trentina può offrire molte soluzioni di sistema.
Ambienti connessi, confortevoli e accesso via app
Uno dei più grandi vantaggi di questi spazi è proprio il comfort: seduta ergonomica, monitor e tastiera a cui collegare il proprio pc, e spazio relax se ci si vuole distrarre scambiando quattro chiacchiere davanti a un caffè. Nel caso di Mezzana troviamo anche una sala riunioni per conferenze da remoto, munita di microfono ambientale e schermo da 50 pollici per una visione adeguata di partecipanti e presentazioni. Inoltre, un sistema di prenotazione connesso ad un'applicazione per smartphone, permetterà un accesso flessibile agli spazi, nell’orario desiderato, semplicemente appoggiando il telefono ad un lettore posto all’ingresso della sede. Tra gli aspetti innovativi che Coworking inCooperazione può accelerare c’è anche la diffusione della connettività a banda larga. Ogni spazio sarà infatti dotato di connessioni internet ad alta velocità grazie al supporto di Trentino Digitale: “Il progetto rientra pienamente nella nostra mission che vuole rendere sempre più interconnesso il territorio – racconta Carlo Delladio, presidente di Trentino Digitale -. Potenziare la connettività è fondamentale per lo sviluppo economico e finanziario del Trentino. È ciò che stiamo facendo, portando avanti una rete forte, veloce e sicura fino all’ultimo paese della nostra provincia, là dove attirare aziende, anche di grandi dimensioni, e sviluppo. Non serve andare a lavorare nel centro di Milano o di qualsiasi altra importante città dell’economia e della finanza, si può farlo in Trentino con la stessa efficienza”.
L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi presidenti del credito cooperativo trentino, oltre che dell’assessore allo sviluppo economico della Provincia Autonoma di Trento Achille Spinelli: “Le grandi aziende stanno lavorando al rientro nelle proprie sedi di collaboratori e dipendenti, dopo che la pandemia ci ha relegato al lavoro da casa. Questo progetto mescola bene le esigenze tra l’importanza di uscire dalle mura domestiche e, al contempo, risparmiare in termini di inquinamento, traffico e rischio di incidenti, migliorando la qualità della vita in generale”. Spinelli ricorda l’importanza “anche come fattore culturale, di poter rimanere sul proprio territorio”, nonché il potenziale del co-working per attirare professionisti e manager “che possono insediare nella nostra provincia la loro vita familiare e lavorativa, grazie alla capacità di essere connessi che il Trentino avrà anche in futuro”. Un richiamo ancora al percorso avviato dalla Provincia autonoma di Trento per la promozione del lavoro agile, con l’Atto di indirizzo approvato nel dicembre 2020, un’azione strategica che culminerà con l’adozione del Piano strategico di legislatura: “Siamo per una conciliazione più forte tra vita e lavoro, attraverso tecnologia e innovazione” conclude Spinelli sullo spunto del progetto “inCooperazione”.
Sito dedicato al progetto coworking.incooperazione.it