Sara Ferrari: “Attività estive per i bambini, la Provincia le regali alle famiglie”
La capogruppo consiliare del Pd lo ha proposto alla giunta: “Siamo in una situazione straordinaria per le famiglie (parliamo di 5.800 bambini dei quali circa 3.000 in seria difficoltà), non faremmo saltare il bilancio pubblico”. Ma Segnana ha già detto no
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TRENTO. Continua a far discutere l’apertura delle scuole dell’infanzia fino a fine luglio. Nella seduta consiliare di oggi, martedì 13 aprile, la capogruppo consiliare del Partito democratico Sara Ferrari ha chiesto alla Giunta " non intenda aprire un confronto con Comuni, Enti gestori e Terzo settore che da anni organizzano i servizi di conciliazione estivi, al fine di condividere una strategia organizzativa e finanziaria che offra per l’estate servizi di conciliazione, anziché scuola".
“Siamo in una situazione straordinaria per le famiglie (parliamo di 5.800 bambini dei quali circa 3.000 in seria difficoltà) – ha detto l’esponente dei dem – e non faremmo saltare il bilancio pubblico se decidessimo di regalare i servizi di conciliazione estiva alle famiglie”.
Nell’esecutivo presieduto da Fugatti la sua proposta è stata accolta con freddezza. La mancanza di socialità subita da bambini e ragazzi nella pandemia – ha dichiarato l’assessora Stefania Segnana - impone di puntare sulla ripresa delle attività e sull’estensione dei servizi di conciliazione con la valutazione, tuttora in corso, di prolungare la scuola dell’infanzia fino a fine luglio. Il costo della vasta gamma dei servizi di conciliazione è sostenuto con i fondi sociali europei, mentre alle scuole materne possono accedere indistintamente tutti i bambini.
L’assessora ha ricordato che per l’accesso ai buoni di servizio sono state già delineate le linee guida che costituiscono il vademecum per lo svolgimento dei servizi in sicurezza. Inoltre, per agevolare le famiglie si è realizzata la completa automazione delle domande.
"La domanda - ha precisato Segnana - sarà in crescita rispetto al 2020 e dal 2 al 31 maggior per abbattere le tariffe a carico delle famiglie si potrà inoltrare una domanda di contributo all’agenzia per la famiglia. In tali fattispecie rientrano le attività di conciliazione con particolare attenzione ai ragazzi disabili. Una piccola compartecipazione delle famiglie – tra il 10 e il 15% in corrispondenza all’età del minore - consente di creare un circolo virtuoso secondo un’impostazione che la Giunta intende confermare anche per il futuro".