Covid / Il caso

Nava fece vaccinare la moglie durante una sessione speciale «per la televisione»

Primi risultati dell’indagine interna, il dottore rimane in Azienda con qualifica dirigenziale, ma i retroscena sono curiosi: dosi per «volontari» disposti ad andare in onda a Agorà (a voi, vi hanno chiamati?)

TRENTO. Il dottor Enrico Nava, ex direttore dell'integrazione socio sanitaria dimessosi qualche settimana fa dopo lo scandalo del vaccino somministrato alla moglie senza che questa ne avesse i requisiti, rimarrà in servizio in Azienda mantenendo il ruolo dirigenziale.

Al termine del lavoro della commissione d'indagine interna istituita dal direttore generale, gli è stato assegnato un diverso e nuovo incarico fiduciario: farà da tramite, con funzioni clinico-organizzative e di sanità pubblica, tra l'Azienda e le Rsa. Al momento non risultano provvedimenti disciplinari nei confronti di Nava in quanto questi spetteranno eventualmente all'Ufficio procedimenti disciplinari al quale il direttore Benettollo ha inviato gli atti della commissione per le valutazioni di competenza.

Nell'ambito dell'inchiesta la commissione ha sentito complessivamente 33 persone, effettuato quattro sopralluoghi presso altrettanti centri vaccinali, esaminato i dati relativi a 3.071 vaccinazioni estratte a campione.

«Rispetto alla gestione complessiva delle sedute vaccinali, è emerso che la campagna si sta svolgendo nel rispetto delle indicazioni dell'Istituto superiore di sanità e del Ministero della salute. La commissione ha selezionato a campione quattro sedi vaccinali: dalle verifiche effettuate, la gestione delle liste si è dimostrata omogenea e coerente e non sono state evidenziate criticità», si legge in una nota dell'Azienda.

Dagli atti della commissione di indagine è emerso inoltre che, rispetto alla vaccinazione somministrata alla moglie del dottor Nava il 5 gennaio «il comportamento del direttore per l'integrazione socio sanitaria costituisce un errore che ha inciso negativamente sull'immagine di Apss sotto il profilo dell'integrità e della trasparenza».

Sentendo le persone sono emersi luoghi e soggetti coinvolti in quella seduta vaccinale avvenuta all'inizio della campagna. Nel dettaglio è emerso che il 5 gennaio la seduta vaccinale "straordinaria" era stata organizzata per la trasmissione televisiva Agorà. di Rai3. In quell'occasione l'inviata Sara Mariani aveva intervistato l'assessora Stefania Segnana e il direttore sanitario Antonio Ferro (nella foto un fermo immagine della trasmissione).

Sullo sfondo del servizio scorrevano le immagini in diretta di personale dell'Azienda sanitaria che veniva vaccinato. Una diretta tv organizzata senza grande preavviso - specifica l'Azienda - e per questo la sera prima era scattata la ricerca di volontari disponibili a farsi vaccinare. «In tale contesto, quel giorno è stato vaccinato personale della Centrale Covid e del Dipartimento di prevenzione; la familiare del direttore per l'integrazione socio sanitaria è stata l'unica persona non appartenente al personale Apss a ricevere il vaccino», viene specificato nella nota dell'Apss .

Considerate le dimissioni del dottor Enrico Nava dal ruolo fiduciario di direttore dell'integrazione socio-sanitaria (una delle tre figure apicali dell'Azienda sanitaria), il direttore generale Pier Paolo Benetollo ha deciso di affidare l'incarico di facente funzioni al dottor Arrigo Andrenacci che ricoprirà anche il ruolo di direttore del Servizio territoriale.

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