Covid / L’idea

Lavoro con vista sulle cime o sui laghi: è il turismo da smart working

Intesa tra Trentino Marketing e Airbnb per proporre le seconde case del nostro territorio, come base per chi vuole lavorare da casa e vuol farlo fuori dalla propria città

di Chiara Zomer

TRENTO. Una cosa abbiamo imparato, in quest'anno di Covid: che molti lavori possiamo farli da casa. Ma se li facciamo da casa li possiamo fare da qualsiasi posto, purché ci siano a disposizione il nostro pc e una connessione decente.

È da questo dato di fatto che è partita Trentino Marketing, ora che si intravede una possibilità di movimento tra regioni, per proporre questa terra in una chiave diversa. Perché il Trentino è una meta buona per rilassarsi, certo. Ma a ben guardare è una meta buona anche per lavorare, se tocca farlo - o se si può farlo, dipende dai punti di vista - lontano dalla scrivania dell'ufficio. Da qui l'idea di proporre le seconde case come location di lavoro, che è presto diventata intesa con Airbnb.

L'accordo prevede di promuovere le seconde case trentine allo scopo di lavorare. Come? Intanto veicolandole, attraverso una campagna di marketing mirata. E poi attraverso un concorso - «Smartworking in Trentino» - di Airbnb: chi vince può godersi un soggiorno di lavoro in Trentino e se vuole può partecipare ad uno screening psicologico, per valutare quanto la location influisce sulla produttività. Il progetto parte da due presupporti, appunto. Prima di tutto dal risultato di un recente sondaggio ordinato da Airbnb, secondo cui il 47% di chi ha risposto ha sentito più di ogni altra cosa la mancanza di viaggiare. Si dà per scontato che adesso ci sia voglia di muoversi, anche oltre il limite dei giorni liberi.

E in questo senso il Trentino parte agevolato, per intercettare questo tipo di esigenza perché, osserva Aribnb in una nota, «il 20% del campione di viaggiatori interpellato ha indicato lo chalet come alloggio preferito in caso di smart working fuori porta».«Alcune tendenze emerse già nella scorsa estate, tra cui una maggiore richiesta di appartamenti e di strutture adeguatamente attrezzate in cui abbinare smart working e periodi di vacanza, sono oggi destinate a rafforzarsi, anche grazie a questa partnership» osserva Maurizio Rossini, di Trentino Marketing. Che spiega: «C'è una grande possibilità in questo senso. Pensiamo a qualcuno che deve lavorare, ma non è obbligato ad andare in ufficio. Può venire in Trentino con la famiglia. Gli altri si godono la vacanza e lui o lei possono comunque godersi i piaceri del territorio, nelle pause degli impegni lavorativi. Questo è possibile anche grazie agli importanti investimenti fatti dagli enti pubblici in questi anni per la banda larga. Perché è chiaro che uno dei servizi più richiesti è quello del collegamento wi fi».

Tanti sono i posti suggestivi, dove si può spostare la propria sede di lavoro. Ma il Trentino ha qualche vantaggio competitivo, su cui si conta in questa fase di ripartenza: i servizi, appunto, a partire dall'infrastrutturazione digitale. E poi la logistica. Perché è vero che lo smartworking permette di lavorare lontano dall'ufficio, ma spesso implica qualche riunione in presenza.

Il Trentino permette di raggiungere agilmente, nello spazio di due, tre ore d'auto, mezzo nord Italia, ma anche Bologna o su, Innsbruck e Monaco. Da qui la scelta di provare a puntare su questo target, anche per garantire qualche guadagno ai proprietari di case: «Il Trentino è tra le destinazioni più popolari in ambito rurale e con guadagni medi degli host fra i più alti d'Italia - osserva Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia - Per tanti proprietari di seconde case si tratta di un'opportunità per mettere a reddito un asset sottoutilizzato in un anno difficile».Il progetto prevede due step: il concorso, promosso sul sito di Airbnb, che permetterà di vincere un periodo di smartworking in baita, monitorato (su base volontaria) da una psicologa, per valutare i benefici del soggiorno. E poi sarà offerto un soggiorno ad alcuni influencer, che testeranno gli effetti dello smart working da una baita, condividendo l'esperienza sui propri canali social.

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