Tornano le folle di giovani di notte in centro a Trento, dopo le 22 - IL VIDEO
Ieri sera, già in orario da coprifuoco, si sono riviste le scene da "movida" che avevano fatto scattare l'allarme nell'autunno scorso
SETTE MESI FA La movida pericolosa: contro gli assembramenti stop a vendita e consumo di alcolici
TRENTO. Folla in centro a Trento anche dopo l'orario del coprifuoco in vigore dalle 22 alle 5, con deroga provinciale solo per chi deve rientrare dal ristorante (potendo esibire un giustificativo a un eventuale controllo).
Ieri sera in via Santa Maria Maddalena e dintorni si sono riviste le scene dell'autunno scorso, con molti giovani in strada, tanti con mascherina e altri no, con distanziamento fisico poco rispettato.
Le stesse scene sette mesi fa avevano indotto il sindaco Franco Ianeselli a emanare a inizio ottobre un'ordinanza anti-movida, con divieti ad hoc di vendita e consumo di bevande (un provvedimento poi superato con la successiva entrata in vigore del coprifuoco dalle 22 alle 5).
«La zona di Santa Maria Maddalena - aveva commentato Ianeselli nell'ottobre scorso annunciando l'ordinanza - è da tempo sotto osservazione per l’affollamento di ragazzi che si ripete ogni weekend, con le conseguenti e comprensibili lamentele dei residenti. Con l’emergenza Coronavirus, il problema però non è più solo quello del disturbo, ma della salute pubblica. Per questo ho firmato quest’ordinanza pilota, che potrebbe in futuro essere estesa anche ad altre zone della città. Facciamo appello alla responsabilità dei giovani: in questo caso più che mai il rispetto delle regole è di fondamentale importanza».
Va ricordato che dallo scorso 27 aprile 2021 in Trentino è consentito lo spostamento oltre le ore 22 (quando scatta il coprifuoco nazionale), ma solo per tornare a casa dopo aver usufruito dei servizi di ristorazione.
Lo prevede una delibera firmata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
La deroga al coprifuoco delle 22 è consentita "per il tempo strettamente necessario secondo il tragitto più breve tra l'esercizio di ristorazione e il luogo di destinazione (rientra tra la responsabilità individuale dimostrare, anche con autodichiarazione, la legittimità di tale spostamento oltre le ore 22)".