Picchiato dai compagni di scuola, la direttrice: “Adotteremo provvedimenti”. Bisesti: chi ha sbagliato pagherà
Soltanto l’intervento di una passante ha salvato il sedicenne picchiato, che poi si è sfogato tra le lacrime con lei: “Ogni giorno è così”
L'ACCUSA Degasperi: "Colpevoli dirigenti e direttori"
I FATTI Pestato dai coetanei a Villazzano
TRENTO. Ragazzino picchiato dai compagni di scuola, il caso continua a far discutere.“È un episodio grave, sul quale faremo approfondimenti coinvolgendo i ragazzi, le loro famiglie e in seguito al quale senza dubbio adotteremo provvedimenti. Fortunatamente il ragazzo che è rimasto ferito sta bene, fin da ieri (venerdì) sono in contatto con la famiglia”.
Preannuncia l'arrivo di doverose conseguenze la direttrice del Centro di formazione professionale di Villazzano Paola Coccia, che ieri mattina nel suo ufficio ha continuato ad occuparsi della vicenda, come già fatto venerdì.
«I fatti sono accaduti fuori dall'istituto ma è stato doveroso da parte nostra intervenire dato che il contesto in cui tutto è avvenuto è quello scolastico. Un docente è intervenuto per prestare assistenza allo studente ferito dopo aver capito che stava accadendo qualcosa. Fortunatamente era già intervenuta la giovane automobilista che aveva fatto in modo di interrompere le violenze. A nome dell'intera scuola voglio ringraziarla per il suo intervento, è tra l'altro il segno della bontà di una rete di adulti che riesce a dare l'esempio anche ai ragazzi. Un gesto non scontato.
A quanto ci risulta i ragazzi coinvolti sono stati due (tre erano invece secondo la testimone Marianna Filippi, Ndr), che hanno dato vita ad un litigio che è poi degenerato. Abbiamo medicato lo studente ferito che poi, in serata, è stato sottoposto ad altri accertamenti con la famiglia.
Fortunatamente non è emerso alcun trauma, a quanto ci ha riferito la famiglia non sono stati necessari nemmeno punti di sutura. Questo certo non sminuisce la gravità dell'accaduto, sul quale faremo approfondimenti per adottare i necessari provvedimenti».«Vanno aiutate le vittime, ma anche i bulli. Vanno seguiti, la violenza a quell'età è sintomo di un disagio che va affrontato in modo da impedire che scelgano ancora la via della violenza e della prevaricazione», ha commentato la pedagogista Luisa Marchetti.
Duro il commento invece del consigliere provinciale di Onda Civica, Filippo Degasperi: «Quello che è successo ieri è una cosa di un'estrema gravità. I dirigenti attuali sono inadeguati. Adesso basta, la formazione professionale deve essere presa in mano dalla Provincia, non può più essere appaltata ai privati. A costi altissimi: parliamo di 50 milioni l'anno (25 milioni solo per Enaip). Soldi, purtroppo, spesi male visti i risultati. Dobbiamo prendere esempio dall'Alto Adige. La convenzione va tolta immediatamente».
L'assessore all'istruzione Mirko Bisesti, in serata ha commentato: «Siamo in contatto con l'istituto scolastico interessato per far luce sull'episodio, pronti ad adottare le giuste misure, ma al tempo stesso è giusto ricordare il grande impegno delle istituzioni e del mondo della scuola per contrastare il bullismo».«Non va sottovalutato nulla - aggiunge l'assessore - ma allo stesso tempo bisogna evitare di generalizzare prima ancora di aver concluso i doverosi accertamenti. Chi ha sbagliato deve certamente pagare, purché a farlo non sia il sistema formativo trentino e, in particolare, quello della formazione professionale che, al contrario, hanno bisogno di fiducia e vicinanza».