Alpini, il bilancio dei Nuvola: sempre in prima linea nell'anno del covid
A Lavis l'incontro annuale, il presidente Seppi: nel 2020, segnato dalla pandemia, un impegno quasi quotidiano e alla fine del 2021 le presenze probabilmente saranno ancora maggiori. Il vicesindaco Stanchina: ai giovani della movida propongo di impegnarsi n realtà di volontariato a favore degli altri
LAVIS. Un anno vissuto in prima linea. Senza mai mollare né farsi prendere dai timori. Perché il volontario è così: prima vengono gli altri. Anche nel bel mezzo di una pandemia. Volontari che, con tutte le accortezze anti Covid-19 del caso, si sono trovati nella sede della Protezione civile a Lavis per la tradizionale assemblea annuale.
Un momento di incontro e di riflessione per i Nu.Vol.A dell'Ana, il cuore volontario degli Alpini in prima linea durante lo scoppio della pandemia. «Durante il 2020 - ha spiegato Giorgio Seppi, presidente provinciale dei Nuvola - i nostri volontari hanno percorso qualcosa come 133 mila e 789 km, con 2.758 presenze pari a 22mila ore di lavoro. Ed in questo 2021 le richieste e le necessità sono le stesse dello scorso anno, un impegno quasi quotidiano con presenze che alla fine di quest'anno temo saranno anche superiori rispetto ai dodici mesi precedenti».
Negli ultimi sedici mesi i volontari dell'Ana sono stati impegnati su più fronti. Dal servizio per il controllo anticendio alla cura del triage negli ospedali, passando per la distribuzione dei banchi con le rotelle alle scuole e delle medicine ai vari medici di base. Giungendo fino alla preparazione dei pasti per gli anziani costretti in quarantena da soli.Un piccolo, grande, esercito di 605 volontari, dei quali 150 donne, cui è andato il ringraziamento da parte di tutti gli intervenuti in assemblea.
«Il volontario è la colonna portante della nostra associazione - ha proseguito Seppi - una figura in costante evoluzione ma sempre di primaria importanza. Nel corso dello scorso anno abbiamo realizzato la nuova cucina da campo e messo in campo un investimento importante per la sostituzione di tutti i pneumatici sui nostri mezzi che risalivano a prima del 2010. Ora l'intenzione, sempre per accrescere la sicurezza dei nostri volontari in azione, è quella di togliere il gas da tutte le cucine optando per le cucine elettriche».
Un accorato appello da parte del presidente è stato poi lanciato a tutte le varie amministrazioni.
In primis quelle comunali, perché vi sono ancora alcune sezioni dei Nuvola sprovviste di una sede adeguata.
In arrivo anche dei corsi di formazione per i volontari, così da essere sempre pronti a rispondere alle nuove esigenze della società che mutano alquanto velocemente. Oltre ad un tema caro come il coinvolgimento dei giovani, aspetto difficile oggi per ogni associazione.
E su questo tema è intervenuto anche il vice sindaco di Trento, Roberto Stanchina, con una proposta legata anche al tema della "movida" di cui si parla tanto in città in questi giorni.
«Mi sono reso conto che una soluzione amministrativa al tema della movida non ci sia - ha spiegato - ma esiste una soluzione sola. La politica ci regala territori green e puliti, ma stiamo ingrigendo i giovani in cui sono assenti questioni valoriali. Sapere chi sono e cosa posso dare al mio territorio è una cosa che si può capire meglio occupandomi degli altri. Chiederei un impegno anche in questo senso, riportando i giovani a quella ragione valoriale che i nostri anziani ci hanno insegnato».
Dal punto di vista economico il 2020 si è chiuso con una minusvalenza di 33mila euro per l'associazione, questo a causa delle inattese spese sostenute per fronteggiare l'emergenza Covid-19 e per una decisione "sociale" da parte dei Nuvola. Ovvero rinunciare all'ultima tranche dei finanziamenti provinciali dello scorso anno, per poterli destinare alla lotta al Covid-19.