Mattarella: «Ora va raccolto il messaggio sull’Europa lanciato da Antonio Megalizzi»
Il presidente della Repubblica a Trento per il conferimento della laurea al giornalista trentino ucciso a Strasburgo. «La democrazia è l’anima dell’Unione Europea»
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FOTO L'arrivo del Capo dello Stato
TRENTO. «Quella di Antonio Megalizzi per l'Europa non era semplice curiosità. Era il desiderio, l'attitudine, il progetto di comprendere e di far comprendere. La consapevolezza dell'importanza dello spirito critico nel confronto di opinioni e questa attitudine era particolarmente riversata nei confronti dell'Unione europea, di questo grande storico processo che è in corso è che sta realizzando in Europa una condizione unica al mondo di pace e collaborazione, di tutela dei diritti e della democrazia, che è la base, l'anima dell'Unione europea». Sono le prime parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Trento per la laurea magistrale ad Antonio Megalizzi.
Per Mattarella Antonio Megalizzi si muoveva «non limitandosi appunto a comprendere, ma aiutando gli altri a comprendere anch'essi. È morto a Strasburgo - ha proseguito il Capo dello Stato - , luogo simbolo della pace europea. Luogo conteso per secoli che è diventato, come sede del Parlamento europeo, il simbolo della pacificazione e dell'aver trasformato le contrapposizioni in impegno comune ed il futuro volto in comune».
«Questo è quello che affascinava Antonio Megalizzi - ha concluso il Presidente della Repubblica Mattarella nel giorno del conferimento della laurea a Megalizzi - che mandava continuamente come messaggio e che questa mattina stiamo raccogliendo e ancora una volta esprimo all'ateneo i complimenti e l'apprezzamento per questa iniziativa».
La cerimonia per Antonio Megalizzi «è la dimostrazione di una grande sensibilità che ha grande valore civile e morale, come hanno grande valore civile e morale gli impegni degli amici di Antonio Megalizzi, che ne coltivano l'impegno e le idee e le sviluppano. Così come ha grande significato ed è commovente che le persone più vicine che gli hanno voluto più bene in maniera intensa e particolare, abbiano animato la Fondazione che reca il suo nome e la sviluppino con serietà e la svolgano con tanto impegno», ha aggiunto Mattarella.
Il presidente della Repubblica era presente anche ai funerali di Megalizzi nel 2018 e ha creato un legame con la famiglia del giovane giornalista ucciso a soli 29 anni dal terrorista islamico Chérif Chekatt, che aprì il fuoco sulla folla al mercatino di Natale di Strasburgo provocando cinque morti e 11 feriti.
La fidanzata di Antonio, Luana Moresco, che oggi è presidente della Fondazione che porta il nome del compagno, ha ringraziato il presidente Mattarella, ricordando appunto che «lei c'era, è sempre stato presente, grazie».