Chico Forti, scende in campo il vescovo di Trento: “Serve buon senso e umanità”
L’appello di Lauro Tisi: auspico venga fatto tutto il possibile per sciogliere definitivamente e con tempi certi i nodi che impediscono a quest’uomo di poter tornare nella terra in cui è nato e abbracciare i propri cari, in particolare l’anziana madre Maria
TRENTO. “Buon senso e umanità”. È l’auspicio dell’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, in merito alla complessa vicenda giudiziaria del trentino Chico Forti, da ventuno anni in carcere in Florida e in attesa del trasferimento in Italia, annunciato come imminente nel dicembre dello scorso anno. “Una vicenda – commenta don Lauro – per la quale si sperava in una svolta repentina, avendo raggiunto una sostanziale intesa istituzionale in tal senso”.
“Auspico venga fatto tutto il possibile – aggiunge monsignor Tisi – per sciogliere definitivamente e con tempi certi i nodi che impediscono a quest’uomo di poter tornare nella terra in cui è nato e abbracciare i propri cari, in particolare l’anziana madre Maria, ultranovantenne, che non vede il figlio da tredici anni e alla quale va il mio pensiero affettuoso”.
“Lo reclama – conclude don Lauro – il buon senso, prima ancora dell’applicazione della legge. E lo chiede quel sentimento minimo di umanità, da cui anche il doveroso percorso della giustizia non può mai allontanarsi”.