Uffici tecnici comunali alla ex Civica casa di riposo: parte il cantiere
Consegnati i lavori per la realizzazione del nuovo polo amministrativo in via San Giovanni Bosco: costerà 12,5 milioni di euro (finanziati da Roma) e consentirà dal 2024 di risparmiare 730 mila euro di affitti
TRENTO. Finalmente si parte col progetto per la realizzazione del nuovo polo degli uffici tecnici comunali in via San Giovanni Bosco, nell’ex Civica casa di riposo.
Venerdì scorso l’area di cantiere è stata consegnata al consorzio Ar.co Lavori di Ravenna.
L’intervento di ristrutturazione, che terminerà a gennaio 2024, è inserito nel più ampio progetto di rigenerazione urbana “Santa Chiara Open Lab”, attraverso il quale l’amministrazione comunale sta riqualificando l’intero isolato che si sviluppa attorno al parco Santa Chiara.
L’intervento di rigenerazione urbana gode del contributo del governo ma l’iter è stato finora piuttosto travagliato.
I fondi ai Comuni vincitori del bando nazionale erano stati a lungo congelati dal governo Conte per necessità finanziarie, poi era arrivato il ricorso della ditta seconda classificata che aveva contestato l’esito dell’appalto.
Ora finalmente ci siamo. Presentando l'intervento insieme al dirigente del servizio Edilizia pubblica Giuliano Franzoi, il sindaco Franco Ianeselli ha ringraziato la giunta precedente: «Questa è un'opera che è stata messa in cantiere dal sindaco Alessandro Andreatta e dall'allora assessore ai Lavori pubblici Italo Gilmozzi.
L’intervento in futuro ci farà risparmiare ogni anno la consistente cifra di 730 mila euro sugli affitti degli uffici comunali al Top Center».
Lo spostamento riguarderà 130 dipendenti, che andranno in una sede nuova e funzionale.
«E a quelli che si lamentano dico che non c’è nulla di male a lavorare in un bel posto, tantopiù se questo permetterà di risparmiare in prospettiva denaro pubblico».
La ristrutturazione dell'edificio sarà integrale, con il mantenimento della sola struttura – che verrà adeguata dal punto di vista antisismico – e la sostituzione di tutte le partizioni verticali e di tutti gli impianti.
La progettazione e la direzione dell’opera sono quasi interamente in capo a tecnici dipendenti dell’amministrazione comunale, ad eccezione di alcuni incarichi professionali specialistici affidati a professionisti esterni. In particolare il progetto architettonico esecutivo è degli architetti Franco Voltolini e Nicola Predelli, la logistica uffici dell'architetta Anna Bruschetti, gli impianti meccanici dell'ingegner Stefano Bertolini, gli impianti elettrici dell'ingegner Alberto Ricci, le strutture dell'ingegner Alessandro Battisti. Il direttore lavori è l'architetto Giancarlo Conci, anche lui del servizio Edilizia pubblica, coadiuvato dal geometra Renzo Buglioli e dagli ingegneri Alberto Ricci e Matteo Sommadossi.
L’importo complessivo dell’opera, interamente finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è di 12 milioni e 500 mila euro.
Il contratto di appalto è stato stipulato con il Consorzio Ar.co. Lavori di Ravenna per l’importo di 8 milioni 751 mila euro. La durata contrattuale dei lavori è di 895 giorni. Il Progetto di rigenerazione urbana "Santa Chiara open Lab" prevede un investimento complessivo di 41 milioni di euro, di cui 18 milioni finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e 23 milioni a carico di privati.
Le altre opere previste sono: il restauro dell’edificio ex mensa Santa Chiara, in via di trasformazione con realizzazione delle sedi degli ordini di ingegneri e architetti e un centro giovanile con bar e ristorante, opera da 12 milioni e 500 mila euro; la ristrutturazione dell’edificio ex sede degli uffici della Civica, che diventeranno sede del circolo anziani ad esclusione di alcuni spazi che verranno restituiti alla Civica, per un costo di 1 milione e 200 mila euro; il restauro della chiesetta del Redentore, già effettuato e costato 400mila euro; la riqualificazione degli spazi aperti e del tessuto connettivo del comparto Santa Chiara per 1 milione e 200 mila euro; lo sviluppo di nuovi sistemi e soluzioni digitali per la sicurezza urbana in ambito per 150 mila euro; attività di promozione sui temi della resilienza urbana e dei cambiamenti climatici per 50 mila euro.
Il progetto complessivo comprende anche una parte privata consistente nella realizzazione sull’ex buco Tosolini di due edifici, uno ad uso residenziale affacciato sul parco santa Chiara e l’altro sul versante di via San Giovanni Bosco con negozi e uffici.
L’intervento verrà realizzato dalla Habitat spa per un importo di 23 milioni di euro.