Smart working, per i dipendenti comunali due giorni la settimana
Via libera al piano strategico che prevede anche l'eventualità di deroghe motivate, con periodi più lunghi di attività in remoto. Ora scatta la raccolta delle adesioni a questa opzione fra gli impiegati
LO STUDIO Smart working? Lavori più ore, e fai più fatica
TRENTO. Nel 2022 lo sviluppo del lavoro agile ordinario; nel corso del 2023 «il consolidamento a regime».
Questo l'obiettivo del Comune di Trento dopo che la giunta ha approvato il Piano strategico per il lavoro agile 2021-22 .
«Di norma» il personale potrà lavorare in smart working al massimo 2 giorni a settimana, «salvo deroghe legate a esigenze organizzative motivate dal dirigente e approvate dalla direzione generale».
Alla fine del 2019 i dipendenti in telelavoro del Comune erano 19 su 1.438.
Nel maggio 2020, al picco dell'emergenza Covid, si è arrivati a 911 persone su un totale di 1.376 dipendenti.
Il Piano strategico 2021-22 tiene conto della normativa che a livello nazionale prevede per le pubbliche amministrazioni l'introduzione del Pola (Piano organizzativo del lavoro agile).
L'obiettivo è «programmare l'introduzione del lavoro agile inteso come abilitatore di città sostenibile e intelligente, garantendo l'equilibrio tra il benessere del personale e la produttività e qualità dei servizi dell'Amministrazione» per cittadini, imprese e associazioni.
Ma il passaggio dal lavoro agile «emergenziale» a una forma ordinaria va pianificato: fondamentale, dunque, l'immediato avvio di un «percorso di formazione» per tutto il personale sulle competenze digitali e il loro miglioramento. Per quest'anno si prevede che almeno il 15% dei dipendenti possa avvalersi del lavoro agile.
L'analisi di fattibilità dello smart working «è rimessa in ogni struttura all'autonomia organizzativa dei dirigenti, anche sulla base dell'esperienza maturata nella fase emergenziale».
La prossima fase sarà la raccolta delle adesioni fra i dipendenti.