Sanità / Il caso

Caso Tateo, tegola sulla commissione dell’Azienda Sanitaria: le nomine sono da rifare

Fin dalla sua costituzione, il sindacato Cisl Medici aveva sollevato il problema della correttezza delle procedure: adesso serviranno alcuni giorni per rimettere a posto l’organico

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IL PRIMARIO
Il dottor Tateo torna in servizio a Trento. L'avvocato: «È demansionamento»
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LE DIFESE
«Reintegro in ospedale e cancellazione delle accuse»
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TRENTO. La Commissione dei garanti è saltata: per vederla iniziare il proprio lavoro, sul delicato caso Tateo, sarà necessario attendere qualche giorno. È necessario nominare tre nuovi membri, per la composizione dell'organo chiamato a decidere del futuro dell'ex primario Saverio Tateo.

A sollevare la questione della regolarità delle procedure era stata la Cisl medici, che ora si è vista dare ragione.Il caso è noto ed ha avuto ribalta nazionale grazie alla trasmissione televisiva «Chi l'ha visto». Dopo la scomparsa della dottoressa Sara Pedri, ginecologa al Santa Chiara, sono emersi dei dettagli sulla gestione del reparto e si sono moltiplicati i racconti di professioniste che lamentavano un ambiente di lavoro ostile. Com'è andata da quel momento in poi è noto: prima la trasmissione "Chi l'ha visto?", che ha dato grande enfasi al caso, ipotizzando di fatto che la scomparsa di Sara Pedri fosse collegata a quel clima difficile.

Poi i racconti, che si sono trasformati in deposizioni in procura. Infine la decisione dell'Azienda sanitaria, che ha trasferito sia il primario Tateo sia la collega Liliana Mereu. La Commissione dei Garanti è l'ultimo atto di una vicenda complessa: l'organo dovrà infatti decidere sul possibile licenziamento dell'ex primario, che ora è rientrato al lavoro, nel servizio di Cure palliative.

Ma qual è il problema con la commissione? La sua composizione. Nicola Paoli, segretario provinciale della Cisl Medici, aveva ribadito la sua contrarietà per le modalità di scelta. Uno dei tre nomi che compongono la commissione viene nominato dall'Azienda sanitaria su proposta dei sindacati. E questo ha fatto l'Apss. Ma, ha lamentato Paoli, l'ha fatto senza seguire la procedura corretta: i sindacati dei medici non erano d'accordo su un unico nominativo. «In questi casi - aveva spiegato Paoli a L'Adige qualche giorno fa - se ci sono opinioni contrastanti, ogni sindacato indica un nominativo e si procede al sorteggio. Questo non è accaduto».Da qui la lettera all'Apss, che ha azzerato le nomine: tutti i sindacati sono invitati a proporre un nome entro quattro giorni. Poi si procederà al sorteggio. E la commissione potrà iniziare a lavorare.

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