In Consiglio provinciale si discutono quattro leggi sulla scuola. Ma l’assessore Bisesti non c’è: "Ero a scuola"
Le minoranze gridano allo scandalo: «Gli ricordiamo che il suo mandato comprende anche la presenza in Commissione: ha mandato la sovrintendente, ma non è la stessa cosa». E lui replica
TRENTO. Oggi la quarta Commissione consiliare del Consiglio Provinciale ha esaminato qurtto disegni di legge sulla scuola trentina. Ma dell’assessore competente, Mirko Bisesti, non c’era traccia. E i consiglieri delle minoranze (Degasperi, Coppola e Ferrari) insorgono, chiedendo ironicamente «dov’era»?
Scrivono i tre consiglieri: «Stamane durante la seduta della V commissione si è reso manifesto, per chi ancora non se ne fosse reso conto, che le proposte del Consiglio provinciale in tema di scuola sono l'ultimo dei pensieri di questa Giunta. Erano previste le audizioni su ben quattro disegni di legge da parte di componenti importanti come le famiglie, il Consiglio del sistema educativo, i genitori oltre a dirigenti scolastici e sindacati. Peccato che ad ascoltare interventi interessanti e costruttivi a fare le veci della Giunta ci fosse la "Sovrintendente" anziché l'assessore alla Scuola Mirko Bisesti. Non è certo al ruolo della sovrintendente che spetta portare le considerazioni politiche, ma abbiamo constatato ancora una volta che non svolge una funzione indipendente come auspicavamo.
L' assenza dell' assessore Bisesti svilisce il ruolo della Commissione e delle sue competenze ma anche l' impegno dei consiglieri e delle consigliere che portano all' attenzione della Giunta e del Consiglio provinciale temi particolarmente sentiti dai cittadini. Per questo motivo, stigmatizzando questa mancanza di attenzione e rispetto, chiediamo un cambio di passo all' assessore Bisesti nell' espletamento del suo mandato, che comprende anche la presenza alle commissioni consiliari per cui ha competenza» scrivono i consiglieri di minoranza Lucia Coppola, Filippo Degasperi e Sara Ferrari.
La risposta dell'assessore.
“Alcuni consiglieri polemizzano sulla mia assenza ai lavori della V commissione e mi chiedono dove fossi questa mattina quando erano in discussione temi riguardanti la scuola. Ebbene: ero proprio a scuola. Per dare una testimonianza diretta dell’importanza che questa Giunta attribuisce al sistema formativo e quindi alle strutture oltre che ai programmi, in un momento tra l’altro in cui occorre dare ancora più fiducia a chi la scuola la deve vivere appieno, in presenza e in sicurezza come in Trentino siamo riusciti a fare. Ovviamente questo non significa trascurare la quinta commissione, né mancare di rispetto ai consiglieri. E lo dico nella consapevolezza di aver già fornito ai consiglieri, proprio nelle precedenti sedute alle quali ho preso parte, il parere a tre dei quattro provvedimenti in esame ed aver avuto un primo scambio a riguardo del quarto ddl aperto proprio nella scorsa seduta. Il fatto poi che a sostituire l’assessore stamani fosse la sovrintendente scolastica non fa che confermare la scelta di trattare il tema attraverso figure istituzionalmente importanti e rappresentative: spero che almeno questo non venga messo in dubbio”.