In generale quella italiana è una situazione complessa che costringe a elaborare nuove strategie per arginare l'epidemia: dalla terza dose del vaccino ai farmaci anti covid, a una riflessione su un'eventuale proproga dello stato di emegenza che per il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, "è probabile, considerata la recrudescenza del virus e il fatto che ci troveremo in pieno inverno".
Anche la proroga del green pass, posti di lavoro compresi, sembra probabile.
Una allerta riferita alla pandemia ribadita anche dal ministro della salute Speranza: "Guai a pensare che ne siamo fuori", ha detto. Il governo vigila e mantiene la linea: in questa fase non si può abbassare la guardia ma bisogna restare ancorati ai dati. E quindi, confermano fonti dell'esecutivo, anche per le valutazioni sulla proroga dello stato d'emergenza saranno i numeri a guidare le scelte.
Cautela ma non drammatizzazione anche perchè, si ricorda, sono sempre i dati a collocare l'Italia - insieme alla Spagna - tra i Paesi con la crescita meno rapida di casi, ma con aree del Paese parecchio più esposte di altre.
Intanto il generale Figliuolo prevede un incontro "a breve" con Roberto Speranza e con il Comitato tecnico-scientifico per sciogliere le riserve su un ulteriore abbassamento dell'età alle quale somministrare le terze dosi del vaccino.
"È ragionevole pensare - ha detto il sottosegretario alla Salute, Costa - che entro fine anno ci potrà essere una graduale estensione della platea, ad esempio, ai 50enni".
Da Bruxelles, nel frattempo, l'Agenzia europea dei medicinali (Ema) intende fornire "raccomandazioni a livello Ue nel più breve tempo possibile per aiutare le autorità nazionali a decidere sul possibile uso precoce" del farmaco anti Covid molnupiravir prodotto dalla Merck, ad esempio "in contesti di emergenza".
E in questo solco in Italia, a quanto si apprende, è attesa la decisione in proposito dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e ministero della Salute.