Da sabato non potranno più fare cortei, oggi i «no green pass» in manifestazione da piazza Duomo a piazza Dante, ma erano poche centinaia
Accuse al governo Draghi, e una inquietante promessa: «Quelli come noi non mollano mai, andremo avanti senza cedere di un millimetro». Però «non siamo contro le Forze dell’Ordine»
TRENTO. Erano molti meno del solito, quando manifestano di sabato: i “no green pass” trentini che oggi hanno sfilato (finché si può) da piazza Dante a piazza del Duomo, in un corteo di poche centinaia di persone.
Tutti con la pila, o la torcia accesa del telefonino, hanno così formato un corteo partito alle 19 che è terminato con il solito contorno di slogan e accuse.
Al posto numero uno dei «nemici» c’è il governo di Draghi: «Benvenuti al Governo Draghistan» era la frase che ha acocmpagnato la contestazione al divieto di manifestazione itinerante.
In testa, il sindacalista dell'Usb Ezio Casagrande, che ha monopolizzato i megafoni ed ha dichiarato che si continuerà a protestare e manifestare: «Non molliamo, quelli come noi non mollano mai!» lo slogan.
I manifestanti «no green pass» hanno però ribadito a Trento che non son o contro le Forze dell'ordine. «Da parte nostra nessun passo indietro, nessun cedimento, dovrebbero essere i fuorilegge che ci governano invece ad arretrare di qualche passo» ha detto Casagrande fra le altre cose.
Poi il volantino ufficiale, distribuito a tutti i presenti: «Gravissima la decisione del Governo di impedire i cortei nei centro città. Il pianto dei commercianti, di cui sarebbe istruttivo andare a vedere le dichiarazioni dei redditi, viene utilizzato per giustificare una palese violazione costituzionale. Un vero e proprio ghigliottinamento della protesta, tutelata dall'articolo 19 della Costituzione».