La giunta provinciale: «Aumentiamo lo stipendio ai sindaci». Gottardi: oggi indennità inadeguate a fronte di grandi responsabilità
Servirà una legge regionale, per piazza Dante un costo aggiuntivo da un milione di euro: si comincerà dai municipi più piccoli, che vivono le maggiori difficoltà. Fugatti: «Scelta dovuta per rispondere a un problemaevidente». Gianmoena: «Revisione necessaria, se vogliamo una classe dirigente che sappia assolvere al proprio compito»
FINANZE Dalla Provincia 61 milioni ai piccoli comuni, anche per assumere personale
LAVORI Contributi per interventi urgenti in sette comuni
TRENTO. Non è raro che nei comuni, specialmente i più piccoli, nessuno si candidi a fare il sindaco. Affinché non succeda, gli stipendi dei "primi cittadini" verranno aumentati in media del 20%. Non si sa da quando ma succederà certamente, e si comincerà proprio dai comuni più piccoli.
Lo ha annunciato Mattia Gottardi, assessore provinciale agli enti locali, dopo la riunione di Giunta ospitata ieri, 12 novembre, eccezionalmente dalla Sat nella propria sede in via Manci.Le risorse saranno messe a disposizione dalla Provincia (potrebbe servire un milione di euro all'anno).
Certamente occorrerà una legge regionale
.«Abbiamo iniziato a discuterne con il Consiglio delle autonomie locali», esordisce Gottardi, «l'adeguamento è necessario» perché dall'ultimo è passato «troppo tempo».
Le indennità attuali, sostiene l'assessore, «sono inadeguate. Le responsabilità e i carichi di lavoro sono cresciuti di molto in questi anni».La decisione è della Giunta provinciale. «Siamo alle prime fasi ed è prematuro indicare delle cifre ma possiamo già dire che l'aumento sarà significativo; non una cosa simbolica. Pensiamo a un 20% in più, in media».
Ma quando succederà? «Non oggi, non domani, ma riteniamo sia il momento di intervenire», insiste l'assessore.
«Giovedì scorso abbiamo avuto la prima interlocuzione con il Consiglio delle autonomie locali. La questione non era all'ordine del giorno ma ho annunciato quale sia l'intenzione della Giunta: individuare, cioè, lo stanziamento di risorse utile all'aumento delle indennità. È una "partita" importante; la ritengo assolutamente necessaria».
Il Cal ha espresso l'esigenza di differenziare l'aumento in base alle responsabilità e alle strutture di ciascun comune.
Si pensa a fasce differenziate in base alla popolazione. All'inizio verranno privilegiati i piccoli comuni: «Da lì andremo in su», precisa Gottardi, risalendo verso i più grandi. I piccoli comuni spesso accusano un deficit strutturale e amministrativo e il sindaco è costretto a svolgere un lavoro che spesso «va oltre il proprio ruolo».
La ripartizione sarà decisa insieme al Cal, ovviamente, non sarà un atto unilaterale, conclude l'assessore.
L'aumento dello stipendio dei sindaci «è una scelta dovuta», interviene il presidente della Provincia Maurizio Fugatti.
«In questi ultimi anni ci sono stati casi in cui nei piccoli comuni non si è fatto avanti neppure un candidato sindaco. Teniamo conto che le loro responsabilità sono sempre più grandi. Con questo intervento ci facciamo carico del problema e dimostriamo di comprenderlo».
«Penso che oggi, rispetto a qualche tempo fa, ci sia una consapevolezza diversa sul ruolo e le responsabilità di un sindaco», riflette Paride Gianmoena, presidente del Consiglio delle autonomie locali.
«Vi ha contribuito il difficile periodo che stiamo attraversando, e non penso soltanto alla crisi sanitaria. Il comune è il fulcro della vita dei cittadini, e il sindaco, tra l'altro, sulla base di norme nazionali, ha autorità locale sanitaria e di pubblica sicurezza».
Il sindaco è sempre responsabile, sottolinea con forza Gianmoena, «ventiquattr'ore su 24».
Il suo ruolo, il suo compito, «non si esauriscono nelle ore d'ufficio. Il sindaco, ha ricordato il presidente del Consiglio, Draghi, è alla guida dell'ente che gestirà l'attuazione di una parte del Pnrr».
Quello del primo cittadino, prosegue Gianmoena, «è un ruolo affascinante ma di profonda responsabilità. Se vogliamo una classe dirigente che sappia assolvere al proprio compito è necessario rivedere le indennità.
Lo si sta facendo anche a livello nazionale per gli amministratori, infatti sono stati depositati due disegni di legge: su indennità e responsabilità.
E concludo con una valutazione personale: sotto una certa soglia di popolazione, che va stabilita, l'indennità dei sindaci va uniformata. Lo stipendio dev'essere uguale. Bisogna insomma individuare un'indennità minima».