Investita e uccisa a Fonzaso da un’auto pirata: scagliata oltre una recinzione, trovata solo la mattina dopo
I Carabinieri hanno poi individuato il guidatore: un ragazzo di 25 anni, che ha ammesso di essere distratto dal telefonino, aveva il parabrezza distrutto ma pensava «di avere investito un cervo»
FONZASO (BELLUNO). È stato individuato dopo molte ore dai carabinieri il conducente dell'auto pirata che sulla strada per il Primiero poco prima dell’imbocco per lo Schener a Fonzaso (nel bellunese), con una fitta nebbia e su una strada buia, ha investito e ucciso una donna di 63 anni, Elisa Santurini, che dalla violenza dell'urto è stata scagliata a molti metri di distanza, oltre la recinzione di un'azienda.
Il corpo è stato trovato solo ieri mattina, a distanza di parecchie ore dall’incidente, da un dipendente della ditta che lo ha notato nel piazzale.
L'investitore è un 25enne, del luogo, che ha sostenuto di non essersi accorto di aver travolto una persona, pensando si trattasse che a distruggere il parabrezza ed un fanale della vettura fosse stato l'impatto con un cervo o un altro ungulato, animali che spesso attraversano quelle strade di notte.
Ha però ammesso di essersi distratto nel momento dell'incidente, perché era mpegnato a guardare il cellulare.
La donna uccisa, che vestiva con abiti scuri, stava facendo una passeggiata serale e non avrebbe avuto con sé alcuna segnalazione luminosa. In attesa di ulteriori accertamenti, il giovane non ha ricevuto misure cautelari. L’ipotesi di reato è comunque di omicidio stradale e omissione di soccorso.
Auto e telefono sono stati sequestrati, e saranno sottoposti a perizie tecniche che saranno disposte dalla magistratura.
Foto Corriere delle Alpi