Vacanze sulla neve, valanga di disdette per i centri austriaci, causa obbligo di quarantena al rientro in Germania
Berlino impone l’isolamento a chi proviene dal paese confinante, ed i turisti per Natale ora guardano all’Alto Adige: «La situazione è drammatica»
BERTOLASO Sci a rischio, Trento e Bolzano usino misure più severe
INNSBRUCK. I centri sciistici in Austria stanno registrando una valanga di disdette di turisti tedeschi per le vacanze di Natale, che invece ora puntano sull'Alto Adige.
Berlino sconsiglia infatti viaggi verso l'Austria e impone una quarantena di dieci giorni per chi rientra in Germania. L'isolamento può essere interrotto dopo cinque giorni con un tampone pcr negativo.
Come spiega l'albergatore ed ex parlamentare Sepp Schellhorn ai microfoni dell'Orf, "assistiamo a un'ondata di disdette".
Sono soprattutto le famiglie che vogliono evitare la quarantena per i loro figli e per questo si spostano verso l'Alto Adige, che - almeno per il momento - è ancora zona bianca.
"La situazione è drammatica", conferma nella stessa trasmissione radiofonica il vicepresidente degli albergatori austriaci, Walther Veit. "Nel periodo natalizio i clienti sono soprattutto famiglie", afferma Veit che rivolge un appello alla politica. "Siamo disposti a effettuare il tampone sui bambini prima del loro rientro", spiega.