Austria, dall'estero i non vaccinati entreranno solo con test molecolare: esclusi i tamponi rapidi
La nuova regola scatta lunedì 22 novembre, sono preivtse deroghe per i pendolari transfrontalieri ma anche per loro viene ridotta la durata di validità del test covid. Intanto in Alta Austria e nel Land Salisburgo fra tre giorni scatterà un lockdown generale per tutta la popolazione: troppo forte l'esplosione di contagi. Situaizone in rapido aggravamento anche in Germania
BOLZANO. A causa del drammatico andamento della pandemia covid in Alta Austria e nel Land Salisburgo lunedì scatta un lockdown generale per tutta la popolazione e non solo per i non vaccinati.
L'incidenza settimanale su 100 mila abitanti nel Salisburghese oggi è di 1672 e in Alta Austria di 1557.
"Non abbiamo più grandi margini di manovra", ha detto il governatore dell'Alta Austria Thomas Stelzer.
Il lockdown - ha detto - durerà "alcune settimane" e si è reso necessario per permettere la operatività degli ospedali.
A questo punto non è più escluso neanche un lockdown generale nazionale, con un'incidenza di 971.
Intanto, da lunedì 22 novembre i non vaccinati che si recano in Austria devono essere in possesso di un pcr negativo.
I test antigenici e i test degli anticorpi non saranno più ammessi.
Come comunica l'Euregio Tirolo Alto Adige Trentino su Facebook, sono previste deroghe per i pendolari transfrontalieri (per motivi di lavoro, di scuola, di studio, per motivi familiari o per la visita al coniuge), per i quali continua ad applicarsi la regola del 3G (attestato di vaccinazione/guarigione/test negativo pcr o antigenico).
Tuttavia la validità dei test per i pendolari viene ridotta per i pcr da 7 giorni a 72 ore e per gli antigenici da 48 a 24 ore.
Situazione sempre più allarmante anche in Germania.
"Non siamo mai stati così preoccupati come adesso, siamo in una situazione di emergenza molto seria e avremo un Natale davvero terribile se non intraprendiamo qualcosa contro la tendenza attuale", ha detto il presidente del Robert Koch Institut, Lothar Wieler, in un intervento a una videoconferenza ieri sera a Dresda.
"Le stime sono più che fosche", ha aggiunto.
"Dietro le 50 mila infezioni registrate si nascondono almeno il doppio o il triplo dei numeri", ha spiegato. "C'è una grande emergenza nel nostro Paese e chi non la vede commette un grave errore".
La Sassonia è il primo Land in Germania in cui si sta pensando ad un lockdown generalizzato per far fronte alla quarta ondata del covid, che nella regione ha raggiunto un indice settimanale di contagio di 761,4 casi su 100 mila abitanti e ha già comportato un sovraccarico delle terapie intensive.
Secondo la Bild, ristoranti, hotel e negozi potrebbero chiudere fino al 15 dicembre.
"Per combattere gli alti numeri dell'infezione, abbiamo bisogno di un frangiflutti fino al 15 dicembre", ha affermato al tabloid il presidente del Land Michael Kretschmer.