ROMA. Prendono corpo in queste ore, nel confronto governo-regioni, le misure anticovid, specie il super green pass per soli vaccinati e guariti, di cui si è parlato questa settimana e già anticipate anche dall'Adige.it una decina di giorni fa come le ipotesi più concrete.

Ora c'è una data, che assieme ad altri dettagli ancorain discussione, sarà definita nel pomeriggio dal consiglio dei ministri: il 6 dicembre per l'entrata in vigore delle novità riguardantiml'accesso a luoghi quali ristoranti, cinema, teatri, piscine, palestre, stadi eccetera.

Un punto ormai considerato certo è la riduzione dell'efficacia del green pass dagli attuali 12 a 9 mesi. Una decisione che risponde ai dati empirici sul calo di efficacia del vaccino dopo sei mesi e alla esigenzadi incoraggiare il ricorso alla terza dose.

Il governo sarebbe orientato a far scattare il super green pass già dalla zona bianca, ma la Lega lo vorrebbe solo dalla zona gialla.

Il compromesso raggiunto sarebbe che il super green pass sarà utilizzato anche in zona bianca solo per il periodo delle feste natalizie e dunque circa un mese a partire dal 6 dicembre.  Così ha spiegato il governo nella riunione con Regioni, Province e Comuni. In zona gialla e arancione, invece, dovrebbe rimanere anche oltre la fine delle festività. 

Si conferma inoltre che per gli under 12 non ci sarà obbligo di green pass, nemmeno quando arriverà il via libera alla vaccinazione per bambini e ragazzi tra i 5 e gli 11 anni.

Il green pass semplice (ottenibile anche con test negativo) resterebbe utile per andare al lavoro, svolgere altre attività essenziali e viaggiare in treno o in aereo.

Si discute oggi se estendere l'obbligo anche ai treni regionali.

In nquesto nuovo scenario di certificazione rafforzata, non scatteranno più le chiusure delle attività nelle regioni in zona gialla o arancione, ma gli accessi saranno limitati ai soli possessori del super green pass, quindi i non vaccinati o guariti dal covid saranno limitati nell'accesso al bar, ristorante o in palestra e avranno limitazioni anche negli spostamenti.

L'obiettivo - spiegano fonti governative - è tenere aperte il più possibile le attività. 

A quanto pare, malgrado varie Regioni lo abbiano richiesto, non cambieranno le regole in zona rossa, quindi le limitazioni agli spostamenti e le chiusure scatteranno per tutti, anche se vaccinati. 

L'obbligo di mascherina all'aperto scatterà in zona gialla e non saranno fatte eccezioni per i vaccinati o guariti dal covid, anche se a livello locale governatori e sindaci si stanno già muovendo: lo ha deciso l'Alto Adige, la ha stabilito il sindaco di Padova per il centro storico della città e lo sta valutando il primo cittadino di Firenze Dario Nardella.

Prevista anche l'introduzione dell'obbligo della terza dose per i sanitari e il personale che lavora nelle Residenze sanitarie assistite.

Non ci dovrebbero quindi essere, almeno per il momento, né l'obbligo vaccinale per altre categorie, a partire da quelle più a contatto con il pubblico (forze di polizia, dipendenti della pubblica amministrazione e professori), né una riduzione della durata dei tamponi antigenici da 48 a 24 ore e dei test molecolari da 72 a 48 ore, interventi entrambi di cui si discute da giorni nella comunità scientifica.