Due nuovi elicotteri per il Nucleo Vigili del Fuoco: sono Airbus AS365N3, dalla Germania arriveranno però solo nel 2023
L’Agenzia degli appalti ha deciso, presi i velivoli che erano stati presentati alla stampa proprio a Trento il 15 ottobre: quasi 27 milioni di euro, compreso il ritiro del vecchio Dauphin
TRENTO. L'Apac (Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti) ha aggiudicato questa mattina l'appalto relativo alla fornitura di due elicotteri con allestimento sanitario (HEMS), da assegnare al Nucleo elicotteri dei vigili del fuoco di Trento.
La fornitura comprende, oltre ai due elicotteri, le relative parti di ricambio "a ora di volo", l'assistenza manutentiva e la formazione del personale, come meglio specificato nei due Capitolati prestazionali e relativi annessi.
L'aggiudicatario è Airbus Helicopters Deutschland GmbH, con sede in Germania a Donauwörth (Baviera), che ha offerto un importo complessivo di 25.259.519 euro (Iva, tasse e imposte escluse) per le prestazioni oggetto di fornitura e un importo di 1.200.000 euro (esente IVA) per il ritiro dell'elicottero usato Dauphin AS 365 N3, di proprietà della Provincia.
I due elicotteri sanitari (modello Airbus Helicopters H145) - comunica la Provincia - andranno a sostituire il velivolo Leonardo AW139 in dotazione a noleggio al Nucleo elicotteri e l'Airbus Helicopters AS365N3, di proprietà della Provincia autonoma e il più anziano tra gli elicotteri in dotazione.
Una volta consegnati i due mezzi, e considerando anche il Leonardo AW139 di proprietà, il Nucleo elicotteri potrà contare su tre elicotteri tutti di proprietà.
In base al contratto la consegna è prevista per l'inizio del 2023. L'intero 2022 sarà impiegato per addestrare i 15 piloti e i 12 tecnici oggi in forza al Nucleo elicotteri e per formare il personale non tecnico. "La gara odierna è un passo avanti per rafforzare le dotazioni del Nucleo elicotteri - sottolinea il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti - nell'ottica di fornire alla popolazione un servizio ancora migliore di quello già eccellente messo in campo".
L’anteprima prima della gara. I nuovi elicotteri sono gli stessi che la ditta tedesca aveva «mostrato» il 15 ottobre scorso in una dimostrazione all’aeroporto di Mattarello. Per una «prova pratica» con i giornalisti del settore, il colosso aerospaziale tedesco aveva scelto proprio Trento.
Si trattava di far vedere «il nuovissimo Airbus Helicopter 145 che ha fatto sentire tutta la sua silenziosità. Il nuovo gioiellino dell’aria, tra maggiore leggerezza e prestazioni, può trasportare 150 kg più del suo predecessore. Ma la sua forza è nella stabilità: praticamente annullate le vibrazioni. E nel rapporto ingombro esterno e dimensioni interne: può trasportare due piloti e otto passeggeri. Ma si può configurare in diversi assetti, per trasportare anche tre operatori e due lettighe. Sì, perché questa è un’ambulanza dell’aria e una su due eliambulanze inEuropa sono di questo modello» scriveva Davide Benfanti sull’Adige.
«A renderlo particolarmente vocato al soccorso in aree di montagna è la sua dimensione compatta (un metro di lunghezza meno dei suoi rivali), consumi ridotti del 30% rispetto alla concorrenza, carburanti più ecosostenibili, il rumore ridottissimo e di una sonorità meno sgradevole dei motori e rotori tradizionali. Stabilissimo quando si tratta di verricellare i soccorritori. Senza vibrazioni, a beneficio dei passeggeri sanitari più compromessi. Merito del sistema a cinque pale, anziché quattro».
Anche l’allestimento, si diceva allora, è al topo. I feriti durante il trasporto possono già essere intubati grazie alle dotazioni di rianimazione a bordo».
Il velivolo viene prodotto in Germania: come mai questa presentazione proprio a Trento, mentre la gara per la fornitura era ancora aperta? Nessun segreto. «La presentazione a Trento è motivata dal fatto che nella zona aeroportuale del Caproni di Mattarello c’è uno dei due centri europei di assistenza e manutenzione di questi elicotteri».
Il direttore generale di Airbus Helicopter Italia, Alexandre Ceccacci, ha elogiato le prestazioni del mezzo, capace di atterrare anche a quasi 7.000 metri di quota (prove fatte in Aconcagua, in Sudamerica): «È l’unico bimotore che atterra così in alto. La visibilità per piloti e equipaggio è massima, per favorire la ricerca a vista dall’alto. Il rotore e le parti meccaniche richiedono una scarsissima manutenzione, al di là dei controlli periodici e degli interventi programmati, caratteristica importante per i mezzi di soccorso. Un mezzo così è operativo nel 95% delle giornate di un anno».
Insomma, scriveva il nostro giornalista, «dopo le disavventure che hanno coinvolto negli ultimi anni gli elicotteri dell’elisoccorso trentino, forse la Provincia ci farà un pensierino».
Ma non c’è da fare dietrologie: «Nessuna trattativa – facevano sapere i vertici di Airbus – con la Provincia di Trento, ma a breve dovrebbe uscire un bando per il parco elicotteri e certamente parteciperemo».
E infatti si è optato per questo «gioiello dell’aria» al topo di gamma e prestazioni.