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Fugatti si fa vaccinare e “inaugura” la maratona, da domani al via con 46 mila prenotazioni

Al nuovo hub della protezione Civile di Lavis, la conferenza stampa della giunta provinciale: «Se non agiamo ora, il rischio è che i nostri ospedali vadano in sofferenza per tutta la loro attività»

TRENTO. Anche il presidente Maurizio Fugatti si è fatto vaccinare, davanti a telecamere e fotografi questa mattina al nuovo hub vaccinale della Protezione Civile a Lavis. Non ha ricevuto la terza dose, ma tecnicamente la seconda, essendo stato positivo al Covid mesi fa.

E’ stato l’atto introduttivo alla cinque giorni di maratona vaccinale, dal 4 all’8 dicembre, dalle 6 alle 24, per vaccinare il maggior numero di trentini contro il Covid.

“Non c’è necessità di ammassarsi per prenotarsi alla maratona, perché vaccini ce ne sono. Non è un clic day”, ha detto oggi (3 dicembre) in conferenza stampa il presidente della Provincia Maurizio Fugatti.

Foto Alessio COSER

Una macchina organizzativa enorme e complessa. “Ci saranno dei problemi ma non potevamo perdere tempo”, ha detto Fugatti, “anche 15 giorni sono importanti”. “Se non agiamo ora, il rischio è che i nostri ospedali vadano in sofferenza per tutta la loro attività”.

I centri vaccinali saranno 19, a cui si aggiungono gli ospedali.

"Ci sarà posto per tutti”, ha detto il direttore dell’Azienda sanitaria Antonio Ferro, "l’appello nostro è ai 70 mila trentini che ancora non si sono vaccinati nemmeno con la prima dose”. "Questo sforzo straordinario sarà un argine alla diffusione del virus e speriamo ci permetta di vivere un inverno più sereno”.

Perché è stato scelto il vaccino Moderna? “Perché è possibile utilizzare una mezza dose ed essendo un vaccino eterologo, dà una risposta più alta e ci aspettiamo con minori effetti collaterali. Preferiamo usare Pfizer per le prime dosi”, ha spiegato Ferro.

Quanto al rischio che la maratona vaccinale sottragga personale ad altre attività sanitarie, Ferro ha detto che riguarderà semmai solo un paio di giorni, lunedì e martedì, “tutte le prestazioni urgenti saranno garantite”, “se qualcosa dovrà essere rallentato riguarderà la parte ambulatoriale”. “In questo momento storico dobbiamo concentrarci sulla vaccinazione rapida nei tempi previsti, proprio per salvare gli ospedali. Proprio i ricoveri da Covid mettono a rischio le altre attività”.

Negli ultimi giorni ci sono stati 6 ricoveri al giorno: “Dobbiamo arrestare questa marea che cresce”, ha ripetuto il direttore dell’Azienda sanitaria.

Alle 9 di oggi (3 dicembre) erano già oltre 46 mila le prenotazioni per le terze dosi in Trentino.

“L’obiettivo è potenziare il nostro sistema immunitario, soprattutto per gli ove 50”, ha ricordato il dirigente Giancarlo Ruscitti. “L’esempio sono le Rsa, dove abbiamo fatto le terze dosi e il grado di contagio è ridotto quasi a zero”.

 

 

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