Valorizzazione di prati e pascoli, approvati dalla giunta provinciale progetti per 565mila euro
Stabiliti i limiti di spesa ammissibili: per gli interventi in ambito montano, 10mila euro per ogni ettaro di pascolo e 15mila euro l’ettaro per le aree prative; 20mila euro per il ripristino delle aree agricole caratterizzate da sistemazioni con muretti a secco quali interventi di rilevanza paesaggistica.
TRENTO. Cinquantasette progetti per promuovere il recupero, la valorizzazione e lo sviluppo delle aree montane sulle quali si affacciano altrettanti borghi trentini. Tante sono le iniziative di particolare rilevanza paesaggistica che sono state finanziate dalla Giunta provinciale, dopo l’approvazione di altri 10 progetti – per un valore complessivo di 565.900 euro – nella seduta di oggi.
La delibera riguarda in particolare la sistemazione di prati e pascoli montani ed è stata promossa dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore all’urbanistica e ambiente Mario Tonina: “Il paesaggio è il patrimonio più importante di cui disponiamo, come peraltro è emerso in maniera chiara nell’ambito degli Stati generali della montagna” osserva il vicepresidente Tonina, che parla di una “ricchezza ambientale, sociale ed economica dalla quale l’intero Trentino trae giovamento e che questa Amministrazione provinciale intende continuare a valorizzare per garantire un futuro importante in particolare alle realtà più distanti dai grandi centri”.
I nuovi progetti interessano i territori dei Comuni di Altopiano della Vigolana (località Gazoti, fascia superiore), Cinte Tesino (località Soravigo, secondo lotto), Fierozzo (località Osleri e Tunegri), Massimeno (località Dos da Runch e Surciada), Mezzano (prati di Redasega), Pergine Valsugana (località Prà della Paniza, castel Pergine), Primiero San Martino di Castrozza (località Camp val Canali), Stenico (località malga Ceda di Villa Banale), Storo (località Sorino) e Tione di Trento (località Roccolo).
Per ciascun intervento è stata fissata una quota del fabbisogno finanziario necessario, tenuto conto della quantificazione della spesa rilevata dal quadro economico di ciascun progetto, da prelevare dal fondo del paesaggio rurale montano. Per quanto riguarda le spese riferite ai lavori di ripristino, la Provincia ha stabilito i limiti di spesa ammissibili: per gli interventi in ambito montano, 10mila euro per ogni ettaro di pascolo e 15mila euro l’ettaro per le aree prative; 20mila euro per il ripristino delle aree agricole caratterizzate da sistemazioni con muretti a secco quali interventi di rilevanza paesaggistica.
Al fine di assicurare il coinvolgimento degli enti locali, nell’individuazione delle aree di intervento si è tenuto conto delle eventuali segnalazioni da parte dei Comuni territorialmente competenti. L’istruttoria tecnico-amministrativa è stata condotta dal Servizio urbanistica e tutela del paesaggio. In collaborazione con i Comuni coinvolti, si procederà prima dell’approvazione del progetto esecutivo ad acquisire tutti i pareri favorevoli per ciascun intervento, per procedere con la liquidazione delle somme necessarie. Le Amministrazioni comunali interessate dovranno ora sottoscrivere, entro il prossimo 31 dicembre, un atto di delega che disciplini puntualmente lo svolgimento delle attività delegate.