L'aria in dicembre? Polverosa, ma nei limiti di legge, su PM10 e biossido di azoto
Il report provinciale: sforamenti in diverse stazioni dei fondovalle nella seconda metà, ma per la legge vale la media annuale, che è rimasta sotto le soglie di allarme
TRENTO. Il mese di dicembre 2021 è stato caratterizzato da concentrazioni degli inquinanti come polveri sottili PM10 e biossido di azoto NO2 tipiche dei mesi invernali. Per entrambi gli inquinanti si conferma però il rispetto dei limiti previsti, in linea con un l'andamento positivo degli ultimi anni.
Per l'inquinante polveri sottili PM10 i dati relativi all’anno 2021 confermano per il nono anno consecutivo il rispetto dei limiti previsti per l’inquinante polveri sottili PM10, con particolare riferimento al numero di superamenti del limite previsto per la media giornaliera.
Nel dettaglio le concentrazioni di PM10, in linea con l'andamento invernale, sono risultate in aumento nella seconda metà del mese in tutte le stazioni di fondovalle della rete provinciale di monitoraggio e si sono verificati alcuni limitati sforamenti del limite previsto per la media giornaliera (50 μg/m3).
Anche le concentrazioni di biossido di azoto NO2, in linea con l’andamento stagionale, sono risultate in aumento rispetto al mese precedente, ma si è rispettato il limite previsto per la media annuale (40 µg/m3) in tutte le stazioni della rete provinciale di monitoraggio; in particolare, per il secondo anno consecutivo tale limite è rispettato anche nel sito di traffico di Trento, in via Bolzano. Inoltre nel 2021 non è stato registrato nessun superamento del limite previsto per la media oraria (200 µg/m3).
Nella foto: nebbia notturna sull’Alto Garda (PATN)