Pandemia / La prevenzione

Oggi in Trentino si ritorna a scuola. L'appello di 1.500 presidi italiani per un rinvio

Molti i timori per l'ondata di contagi da Omicron, ma il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, rassicura tutti: "È importante  che le scuole possano proseguire in presenza, solo se si verificheranno contagi si attiverà la Dad". Una parte degli istituti riprenderanno invece l'attività lunedì. Massima attenzione alle misure anti contagio mentre avanzano le vaccinazioni anche fra i bambini

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ROMA. Oggi in Trentino riaprono le scuole, in un clima di preoccupazione per l'aumento dei contagi (ieri il nuovo record storico con oltre 2.500 casi).

Massima l'attenzione ai gesti barriera anti contagio, dall'igiene all'uso delle mascherine Ffp2.

Intanto, però, millecinquecento presidi italiani e la loro associazione lanciano un appello al governo affinché dia alle scuole almeno due settimane di tempo per affrontare l'ondata Omicron e il relativo rischio di contagi.

Due settimane di didattica a distanza, chiedono, per verificare l'impatto della pandemia sul personale (che si riduce per quarantene, malattie e anche per le sospensioni dei no vax).

Befana all’insegna del vaccino: per quasi 1.150 bambini è arrivata la prima dose

Tra clown, giochi, palloncini e attestati di coraggio, nel giorno della befana quasi 1.150 bambini si sono presentati, accompagnati dai genitori, al centro vaccinale di Lavis per ricevere la loro prima dose di vaccino Pfizer anti-Covid.

"Una programmata e provvisoria sospensione delle lezioni in presenza (con l'attivazione di lezioni a distanza) per due settimane è sicuramente preferibile ad una situazione ingestibile che provocherà con certezza frammentazione, interruzione delle lezioni e scarsa efficacia formativa", si legge in un appello rivolto al presidente delconsiglio Mario Draghi, al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e ai presidenti delle Regioni promosso da una ventina di presidi e che ha già raggiunto oltre 1.500 adesioni di dirigenti scolastici di tutta Italia.

"Ho lanciato proposta di dare la possibilità alle famiglie di mettersi in paro con le vaccinazioni ai ragazzi, con 2-3 settimane di Dad.

La seconda è di garantire le mascherine Ffp2 a tutti e la terza di effettuare, fino al primo febbraio, una massiccia campagna di testing per verificare se il sistema riesce a praticare i tamponi: ho il sospetto che la tempistica dei test e del tracciamento non sia migliorata rispetto al passato e c'è il rischio che la scuola abbia notizia dei risultati dei tamponi effettuati solo diversi giorni dopo", ha detto il presidente dell'Associazione nazionale presidi (Anp) Antonello Giannelli a Sky Tg24. 

"Adesso è passato il principio per cui gli alunni di medie e superiori non vaccinati resteranno a casa da un certo numero di contagi in su. Non è una misura che mi piace, si poteva introdurre con gradualità, per esempio cominciare così dal primo febbraio, dando a tutti il tempo per vaccinarsi: per questo nel frattempo avevamo proposto la Dad".

Una linea, quella che ripropone la chiusura temporanea delle scuole, respinta, fra gli altri, dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha già annunciato la ripresa delle lezioni da oggi, venerdì 7 gennaio, o dal 10 laddove questa fosse stata la data fissata.

"È importante - aveva sottolineato Fugatti due giorni fa - che le scuole possano proseguire in presenza  come richiesto dalle Regioni, solo se si verificheranno contagi nelle scuole si attiverà la Dad.

Le scuole riaprono, secondo le modalità consuete. Questo è il messaggio che vogliamo mandare alle famiglie e agli studenti trentini".

A riaprire oggi saranno tutte le scuole dell'infanzia, nonché le primarie di primo grado e le secondarie di primo e secondo grado che hanno deciso di riprendere l'iter scolastico da venerdì 7 gennaio.

Le altre riapriranno la prossima settimana.

All'Azienza sanitaria, intanto, proseguono gli sforzi per estendere le vaccinazioni anche ai bambini, con l'effetto di mitigare l'impatto della pandemia sul mondo della scuola.

Ieri è scatttata a Lavis la tre giorni vaccinale per la fascia di età 5-11, che prosegue oggi e domani in varie località del Trentino.

Si rinnova anche l'appello ad arieggiare frequentemente gli ambienti scolastici e a rispettare rigorosamente le norme igieniche.

Con la speranza di poter frenare l'impatto di Omicron, che in queste settimane, in termini di contagi, è sempre più forte proprio sulle fasce infantili e giovanili della popolazione.

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