Trento / L'evento

Polemiche sul concerto di Vasco Rossi, il coordinatore Bonfanti: "Lui e lo staff amareggiati"

La prevendita dei biglietti intanto viaggia verso quota centomila. "La sicurezza? «Le condizioni adeguate per un evento di questo tipo si creano. Pensiamo a quando a Trento venne il Papa...»

IL NODO Questione sicurezza: verso un vertice Ianeselli-Fugatti
IL CASO Concerto di Vasco Rossi, la Commissione boccia l’area
PROBLEMA Verifiche per capire se l'area potrà accogliere 120 mila spettatori

TRENTO. Fausto Bonfanti è tra coloro che il 5 gennaio hanno sentito il manager di Vasco Rossi e il suo staff.

Perché lui è il coordinatore il loco dell’evento e perché era preoccupato per le ripercussioni delle polemiche: «Giù sono molto tristi. Vasco Rossi non ha mai accettato di andare a fare un concerto dove ci sono problemi di sicurezza, è un tema su cui è molto attento lui e soprattutto il suo staff. Ma leggere che c’è un parere negativo per la sicurezza non fa bene. Anche perché si tratta di un parere di 4 mesi fa, da allora la Provincia ha lavorato, con i tecnici, con lo staff. Certo, serve collaborazione di tutti, per voler fare l’evento in sicurezza».

L’area è grande, ci sono 27 ettari. Ma il tema sono le vie di fuga, perché l’area è stretta tra ferrovia, campagna, concessionaria d’auto.

«Le condizioni per fare un evento si creano. Pensiamo a quando è venuto il Papa».

Cosa accadde?

«Lui accettò di venire e si decise di lasciar andare all’interporto 150 mila persone. Poi si crearono le condizioni di sicurezza. Il via libera arrivò 15 giorni prima, i pellegrini erano già in viaggio. Con i grandi eventi si fa così, si lavora per creare condizioni di sicurezza adeguate tutti insieme. Serve buona volontà, oltre che competenza».

Come sta andando con i biglietti, quanti ne sono stati venduti?

«Ho verificato l’ultima volta qualche giorno fa, e eravamo a 98 mila biglietti. Direi che con questi numeri a 4 mesi dall’evento andiamo verso un sold out quasi certo».

Ma se è sold out e per motivi di sicurezza si dovesse mettere un tetto all’affluenza, come gestirete la cosa?

«Intanto noi crediamo che su quell’area 120 mila persone ci stiano in sicurezza, quindi non vedo il problema. Ma anche in caso contrario, non sarebbe un problema. Ricordiamoci che Vasco fa, il giorno prima di ogni concerto, le prove per il fan club».

Lei dice che le polemiche di queste ore hanno intristito lo staff di Vasco. C’è il rischio che facciano un passo indietro?

«Per ora no. Ma se continuiamo così, io non so. È una polemica che pesa, a Vasco non era mai successo. Una polemica sulla sicurezza poi. Davvero brutto».

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