Scuole, in Trentino 5 mila ragazzi assenti, 200 insegnanti sospesi e altri 350 malati o in isolamento: «Ma vanno tenute aperte»
Fugatti ribadisce la volontà di evitare la DAD, ma si dice pronto a modificare la «deroga trentina» se la situazione dovesse peggiorare nei prossimi giorni
TRENTO. Scuola, trasporto pubblico e regole per gli studenti, sono stati gli altri temi toccati durante l’aggiornamento sul coronavirus nella sede della Provincia autonoma di Trento, in una situazione in cui, come ha detto Fugatti, “i numeri del contagio sono in crescita e richiedono la massima attenzione”. Priorità prima di tutto alla riapertura delle scuole.
Fugatti ha ripetuto il suo mantra, le scuole debbono rimanere aperte, e in presenza. Almeno finché la situazione dei contagi e delle classi in quarantena lo consentiranno.
«È chiaro - ha detto il presidente - che da parte nostra c’è la forte volontà di mantenerle il più possibile in presenza, naturalmente con la massima cautela sul tema dei contagi. Faccio mie le parole del primo ministro. È inutile, come ha detto ieri il premier Draghi, mettere i ragazzi in Dad se poi si contagiano al pomeriggio in altre attività. Cerchiamo dunque di tenere sia le scuole che le attività aperte. Noi però siamo pronti ad aggiornare le misure adottate per la scuola trentina: vogliamo capire come procede il contagio all’interno degli istituti per poi eventualmente valutare come aggiornare il nostro protocollo, anche in base a quello nazionale».
Fugatti ha ribadito come l’ordinanza trentina sia di fatto una deroga temporanea: «Noi andiamo avanti, e osserviamo l’evolversi della situazione, pronti ad applicare le norme nazionali sulle quarantene».
Il dirigente del Dipartimento istruzione Roberto Ceccato, reduce da un incontro in videoconferenza con i dirigenti scolastici da tutto il Trentino e l’assessore Mirko Bisesti, ha sottolineato che «nel mondo della scuola c’è grande attenzione, ma il clima è sereno. Abbiamo circa 5.000 ragazzi assenti fra positivi o in isolamento per contatto con un positivo, il 7%, una quota sostenibile. C’è poi il fronte altrettanto delicato degli insegnanti, con circa 200 sospesi e 350 insegnanti malati di Covid o in isolamento. Qualche situazione difficile, ma nel complesso la situazione sul territorio trentino tiene».
Riguardo ai trasporti e alle regole per gli studenti, Fugatti ha ricordato l’ordinanza firmata ieri «che recepisce l’ordinanza del ministero e dà sostanzialmente la possibilità di mettersi in regola con la vaccinazione entro il 10 febbraio».
Il dirigente ai trasporti Roberto Andreatta ha ribadito che «con domani, mercoledì 12 gennaio, su tutti i servizi di trasporto pubblico in Trentino è necessaria la mascherina Ffp2 per i ragazzi dai 6 anni in poi. La deadline - ha aggiunto - è il 10 febbraio: da quella data chi ha più di 12 anni dovrà essere in possesso del Green pass rinforzato, quindi aver fatto almeno la prima dose da 15 giorni. In questa traiettoria temporale, dunque, si deve procedere con la prenotazione. Solo sui servizi dedicati al trasporto scolastico è sufficiente la FFP2 ma è una traiettoria destinata a concludersi anch’essa il 10 febbraio con il passaggio anche in quel caso all’obbligo di Green pass rinforzato».
«A fronte di un 10-20% di assenze del personale di Trentino trasporti per varie ragioni - ha aggiunto Andreatta - le corse vengono garantite e concentrate negli orari di punta».