L’allarme degli allevatori trentini: “Notevole aumento dei costi, le piccole aziende dovranno iniziare a chiudere”
Il presidente della Federazione provinciale di categoria: nel 2021 il costo dell'alimentazione degli animali in Trentino è salito del 32,5% rispetto all'anno precedente, mentre l'energia elettrica è cresciuta del 304% e il gas del 404%
TRENTO. Nel 2021 il costo dell'alimentazione degli animali in Trentino è salito del 32,5% rispetto all'anno precedente, mentre l'energia elettrica è cresciuta del 304% e il gas del 404%. Il dato - informa una nota - è stato comunicato dal presidente della Federazione provinciale degli allevatori di Trento, Giacomo Broch, che lanciato un allarme sulla tenuta delle aziende locali.
"Siamo a un punto in cui le aziende più piccole dovranno cominciare a chiudere. E sarebbe un danno enorme per tutto il Trentino, a partire dalla tutela dell'ambiente alpino al turismo", ha affermato Broch.
A quanto riportato, nel 2020 mediamente un allevatore spendeva 6,09 euro al giorno per la razione di fieno, farine, soia minerali e vitamine. Nel 2021 il costo è salito a 7,40 euro, e attualmente ammonta a 8,07 euro: due euro in più al giorno rispetto al 2020. Solo la farina d'orzo è lievitata del 54%, la soia del 36%, il fieno mediamente del 15%. Sono cresciuti, oltre ai costi dell'energia elettrica e del gas, anche i prezzi di imballaggi, bottiglie, tappi.
"C'è bisogno di consapevolezza generale da parte della comunità trentina: la grande distribuzione è chiamata a fare la propria parte, come già successo in passato, e così anche la politica. Non solo sostegni temporanei ma modalità tempi e risorse per arrivare ad una attenuazione del fenomeno", ha chiesto il presidente della Federazione della cooperazione trentina, Roberto Simoni.
In Trentino vi sono 805 allevamenti da latte, con 20.500 vacche da latte e 14.000 manze. Mediamente ogni stalla è composta da 25 capi. In estate, circa 20.000 capi salgono negli alpeggi, distribuiti su 324 malghe, per una superficie a pascolo complessiva di 90.000 ettari. Il latte prodotto sfiora il milione e mezzo di quintali, e rappresenta l'1,15% della produzione nazionale.