Economia / Il problema

Costi dell’energia, l’agricoltura in ginocchio: l’allarme della Cooperazione per lattiero-caseario, mele e cantine vinicole

Ieri vertice degli allevatori con la giunta. Le soluzioni? «Istituiamo un tavolo tecnico», «già essere qui a parlarne è un risultato», «occorre fare gioco di squadra» e per le casse si rimanda a Cooperfidi e Codipra. Chiesto l’anticipo a questo mese di febbraio del saldo della domanda unica e dell’indennità compensativa

TRENTO. Dopo le filiere di latte e formaggi, si aggiungono oggi le allerte di altri due settori fondamentali dell’agricoltura cooperativa trentina, frutta e vino.

Lattiero-caseario

Ieri i rappresentanti del settore lattiero-caseario per il Trentino hanno esposto la loro preoccupazione alla giunta provinciale, presenti Fugatti e Tonina, con l’assessore competente Zanotelli in collegamento video. Federazione trentina della Cooperazione, Concast Trentingrana, Latte Trento e Federazione allevatori, hanno chiesto azioni per aiutare il comparto lattiero-caseario trentino a reggere l’urto dei prezzi di materie prime ed energia ed impostare un percorso di crescita futura. Un confronto, nella sede di piazza Dante, per esaminare gli interventi avviati e discutere sulle ulteriori soluzioni al vaglio - a partire da quelle sul credito e la promozione - da perfezionare alla luce delle novità che potrebbero arrivare per il territorio dal decreto sui rincari allo studio del governo.

La risposta? Le testuali parole di Fugatti: «Le risposte devono essere tempestive ed efficaci. L’Amministrazione provinciale è impegnata a mantenere e affinare una serie di interventi, a 360 gradi, che possano essere funzionali a sostenere le aziende e i piccoli produttori di un comparto strategico per il Trentino, fornendo però anche una strategia di medio-lungo periodo, frutto di più elementi messi insieme».

Quindi, che si fa? «Nell’incontro si è deciso di attivare un tavolo di confronto per analizzare nel dettaglio le proposte formulate dalla Giunta e di aggiornarsi tempestivamente appena ci saranno novità rispetto alle iniziative del governo nazionale».
Ok, ma le misure concrete? «Dobbiamo trovare le forme e i modi - ha assicurato il vicepresidente Tonina - per intervenire di fronte all’eccezionalità del momento. Essere qui, assieme - ha aggiunto riguardo all’incontro - vuole dimostrare la sensibilità dell’Amministrazione provinciale verso un settore che noi abbiamo sempre definito strategico. Di fronte ad un’emergenza, se riusciamo a fare un gioco di squadra, tutti assieme, Provincia, Trentino marketing, Cooperazione, attori del settore, possiamo trovare una via di uscita che potrebbe consolidare un percorso di crescita in futuro».

Infine l’assessore Zanotelli ha ripercorso le azioni messe in atto e quelle che si possono sviluppare.

Quali? «È stato garantito - ha detto - il 100% del versamento dell’indennità compensativa a partire dal 2019, per un valore di circa 9 milioni di euro a carico del bilancio provinciale, così come anche per il 2022 sono già state stanziate importanti risorse per il premio benessere pari a 1,3 milioni di euro. Una delle proposte avanzate è poi l’anticipo a questo mese di febbraio del saldo della domanda unica e dell’indennità compensativa, una scelta che va nella direzione di aiutare il settore a reggere questa difficoltà”.
Prevista inoltre a breve l’apertura di un bando sulla messa in sicurezza dei caseifici le cui risorse sono già state stanziate in sede di bilancio».

L’assessore ha poi evidenziato le importanti risorse messe a disposizione sul fronte della promozione attraverso più strumenti e iniziative, con la volontà di implementare queste ultime grazie al confronto con gli attori della filiera. La valorizzazione delle produzioni locali è garantita anche dal nuovo regolamento dell’agriturismo che prevede la presenza di formaggi trentini al 100% nella somministrazione.

Un cenno è stato fatto anche alle opportunità che possono essere offerte attraverso Cooperfidi, sia in termini di anticipazioni rispetto ai premi 2022, sia rispetto all’attivazione da parte degli istituti di credito di prestiti garantiti per la conduzione delle aziende.
Nell’ambito della gestione del rischio è possibile valutare l’attivazione di soluzioni che possano fornire un aiuto alle aziende, anche promuovendo l’adesione al fondo mutualistico per la stabilizzazione del reddito, già attivato da CODIPRA fin dal 2019 e specificamente finalizzato a compensare i danni subiti dalle imprese zootecniche a indirizzo lattiero per drastici cali di reddito derivanti da crisi di mercato e/o altre condizioni negative.

Il sistema frutticolo

L’ufficio stampa della Cooperazione ci spiega: «Nel settore melicolo i costi sono lievitati di circa 30 millesimi di euro al chilo, in buona parte dovuti all’aumento dell’energia elettrica che per il consorzio Melinda inciderà dai 12 ai 15 millesimi.

Tra le forniture di materiali per il confezionamento, i costi degli imballaggi sono cresciuti del 20%, i trasporti interni altrettanto e quelli oltremare del 50%. Le tariffe dei container sono lievitate anche fino a quattro volte. Per il sistema frutticolo questo significa maggiori costi per 12-15 milioni di euro circa.

«Gli aumenti – afferma il vicepresidente della Federazione Michele Odorizzi – rimangono tutti a carico dei produttori, poiché risulta non praticabile il trasferimento dei maggiori costi sui consumatori. Ci appelliamo anche alla disponibilità della politica e delle istituzioni pubbliche per affrontare questa situazione di emergenza».

Il sistema vitivinicolo

Negli ultimi sei mesi le cantine rilevano un aumento medio del 30% del costo dell’energia, nell’ultimo mese disponibile (novembre 2021) le bollette le gas in alcuni casi sono addirittura quasi quadruplicate.

In crescita nell’ultimo semestre anche i materiali per confezionare il vino come bottiglie di vetro, etichette, tappi, ecc., con incrementi tra il 15 e il 20%, il cartone del 40%.

Notevoli, infine, gli aumenti dei trasporti (movimentazione container), con percentuali di incremento tra il + 300% e +350%.

Solo in minima parte questi costi potranno essere trasferiti sui listini, la maggior parte rimarranno a carico delle aziende produttrici.

E intanto cominciano a farsi sentire anche gli effetti sulla produzione. Ieri una cantina ha dovuto interrompere le lavorazioni perché non sono arrivati i materiali di imballo».

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