San Michele controllerà le zanzare via satellite. Serve a prevenire le terribili malattie tropicali anche in Europa
Fem Università di Trento mettono la loro esperienza al servizio del progetto europeo di monitoraggio: la diffusione di nuove specie rischia di portarci la West Nile, la febbre gialla o la zika
SEGNALAZIONE Individuata in Primiero la specie giapponese
TRENTO. Controllare le zanzare (anche) dallo spazio. Sembra un paradosso e invece è il fulcro di Eywa (Early WARning System for Mosquito-borne Diseases), il sistema avanzato di allerta precoce per le malattie trasmesse dalle zanzare, un progetto coordinato dall'Osservatorio nazionale di Atene al cui sviluppo partecipano l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie (IZSVe), la Fondazione Edmund Mach (FEM) e l'Università di Trento.
Il problema è serio: l'80 per cento della popolazione mondiale vive in aree dove è presente almeno una delle principali malattie trasmesse dalle zanzare, territori dove patologie come malaria, chikungunya, dengue, febbre gialla o Zika causano oltre 700mila morti all'anno.
La Commissione europea ha così indetto un premio per finanziare il miglior prototipo che, basandosi dati geo-spaziali, consenta di monitorare le zanzare e prevenirne la trasmissione di malattie all'uomo.
Il sistema Eywa è risultato il migliore di tutti, conquistando il primo premio e ricevendo una sovvenzione di 5 milioni di euro. «Il progetto ha visto la collaborazione fra vari paesi, e il suo successo si basa sull'incontro di professionalità molto diverse, dagli entomologi ai matematici» dichiara Gioia Capelli, direttore sanitario dell'IZSVe «Ancora una volta le malattie trasmesse da vettori ci insegnano quanto sia oggi necessario l'approccio multidisciplinare settoriale alla salute».
Tra i numerosi dati che compongono il sistema Eywa, ci sono quelli ottenuti attraverso l'attività di campionamento entomologico in Trentino, un'azione svolta dalla Fondazione Edmund Mach. «L'attività di ricerca della FEM che coordina il tavolo provinciale sul monitoraggio della zanzara tigre e di altre specie di vettori di interesse sanitario - spiega Annapaola Rizzoli, responsabile dell'Unità Ecologia applicata alla salute del Centro Ricerca e Innovazione - prevede di effettuare campionamenti sulle specie di zanzare di maggior interesse per la sanità, ma anche analisi di laboratorio finalizzate allo studio dei parametri vitali delle specie, incluso lo studio delle preferenze alimentari, e lo sviluppo di modelli matematici».
Quanti più sono i dati raccolti, e più ricca è la loro provenienza, più sono necessari modelli matematici capaci di leggerli. «Il nostro gruppo - chiarisce Andrea Pugliese, matematico di UniTrento - lavorava da tempo sulla modellizzazione dell'infezione del virus West Nile, una delle malattie trasmesse dalle zanzare. Una expertise che abbiamo messo al servizio di Eywa per creare un sistema che avesse buoni livelli di predittività, per studiare le incidenze dei virus nelle varie zone».