Dopo le polemiche per Vasco, circolare per limitare l’accesso agli atti, le minoranze consiliari: «E’ inaccettabile»
La dura denuncia di tutti i gruppi di opposizione: «incide in modo illegittimo su tale diritto e sulle procedure amministrative, rischiando di mettere i funzionari nelle condizioni di non poter adempiere gli obblighi di legge»
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TRENTO. I consiglieri di minoranza del Consiglio provinciale di Trento hanno lanciato un appello al presidente Walter Kaswalder per la difesa del regolamento interno, che prevede la possibilità di accesso ai documenti amministrativi della Provincia di Trento, delle sue agenzie e dei suoi enti strumentali anche attraverso la richiesta presentata direttamente ai dirigenti delle strutture.
L'istanza - hanno spiegato i consiglieri in conferenza stampa - segue la circolare inviata dal dirigente generale Luca Comper lo scorso 10 febbraio, in cui si precisa come le strutture che ricevono la richiesta di accesso agli atti dovranno trasmetterla per conoscenza anche all'unità di missione strategica della presidenza della Provincia, della segreteria della Giunta provinciale, all'assessore competente e al dipartimento o all'unità di missione strategica competente per l'apposizione di un "visto preventivo".
«La circolare del dirigente incide in modo illegittimo su tale diritto e sulle procedure amministrative, rischiando di mettere i funzionari nelle condizioni di non poter adempiere gli obblighi di legge. Chiediamo quindi a Kaswalder di intervenire per far valere il diritto di trasparenza» ha detto al riguardo il consigliere Luca Zeni (Pd).
Secondo alcuni consiglieri di minoranza, la circolare segue la polemica generata dal documento della commissione vigilanza sulla sicurezza dell'area individuata a Trento per il concerto di Vasco Rossi.
«La reazione causa effetto è evidente, e la manovra risponde alle difficoltà della Giunta a fornire le giuste informazioni ai consiglieri», ha commentato Alessio Manica (Pd).
«Si tratta dell'ennesimo tassello di un problema di trasparenza che prosegue da tempo, dato che vi sono centinaia di interrogazioni rimaste senza risposta», ha precisato Filippo Degasperi (Onda civica).
La richiesta a Kaswalder è stata condivisa dai consiglieri di Pd, Patt, Futura, Onda civica e Gruppo misto.