No agli abbattimenti degli orsi, Fugatti contro Roma: “Io giro con la scorta, altri si basano sulla favola di Yoghi”
Il Consiglio di Stato ha bocciato l'appello della Provincia di Trento contro il Wwf. Il presidente della giunta non ci sta: “Prendiamo atto che ci sono uno Stato e una giustizia che non rispettano i territori”. Ma aggiunge: “Nella sentenza comunque ci sono anche degli aspetti positivi”
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TRENTO. Il Consiglio di Stato ha bocciato l'appello della Provincia di Trento contro il Wwf, con la sentenza che è stata depositata ieri e che prescrive il rispetto del programma concordato anche con il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, oltre che con il ministero dell'Ambiente.
I giudici si sono espressi contro gli abbattimenti in Trentino dei plantigradi. Per decidere se sopprimere un orso sarà fondamentale capire se si è di fronte ad un esemplare problematico, dannoso o pericoloso. Non saranno ammessi automatismi.
Il commento di Fugatti non si è fatto attendere: “Continua il braccio di ferro tra noi che viviamo il problema e chi vive negli uffici romani, cioè i ministeri e i tribunali che non conoscono il problema e si basano sulla favola dell’orso Yoghi”.
E aggiunge: “Di questo ne siamo consapevoli tanto sono io che giro con la scorta tanto, non loro. Ma al di là di questo, è la gente trentina che non è più libera di fare ciò che vuole. Ne prendiamo atto, c’è una giustizia e uno Stato che non rispetta i territori e che mette in discussione tutte le iniziative che noi prendiamo per tutelare i cittadini”.
Fugatti entra nel merito della sentenza del Consiglio di Stato: “Qualche aspetto positivo c’è. Si lascia al presidente della Provincia il potere di mettere in atto misure d’urgenza, viene solo negato l’automatismo degli abbattimenti. Ci saranno nuove aggressioni degli orsi, o qui o in altre regioni. Forse solo allora qualcuno capirà la gravità della situazione”.