Nuova manifestazione no tav contro il bypass ferroviario: circa 500 persone in corteo
Oggi, sabato 2 aprile, altra mobilitazione contro il progetto di Rfi in città: corteo da San Martino a piazza Dante per il presidio davanti alla Provincia: "Amiamo il nostro quartiere, non distruggetelo"
FOTOGALLERY La manifestazione no tav a Trento del 2 aprile
I DUBBI Il progetto del bypass ferroviario, sugli scavi nei terreni inquinati l'Appa obietta
LA RICHIESTA "Una pausa di riflessione per valutare ipotesi alternative"
IL NODO Sloi e Carbochimica, quei terreni inquinati da 90 anni
TRENTO. "Amiamo il nostro quartiere, non distruggetelo": così recita uno dei vari striscioni che accompagno questo pomeriggio, sabato 2 aprile, la manifestazione partita dalla zona di San Martino, a Trento, per dire no al progetto di Rfi per la circonvallazione ferroviaria.
Sono circa 500 le persone che si sono date appuntamento, verso le 15, in largo Nazario Sauro (vicino a dove è programmato l'imbocco del tunnel) per rilanciare la contestazione del progetto attualmente in campo.
Da qui è partito il corteo no tav verso il centro città, attraverso via Manzoni e fino a piazza Dante, dove gli slogan sono risuonati davanti al palazzo della Provincia.
Un ennesimo appello alle autorità affinché rivalutino il progetto.
A ridare speranza alla rete che si oppone alla grande opera sono stati, probabilmente, i dubbi sollevati anche in sedi istituzionali sui rischi connessi con i previsti scavi nelle aree postindustriali di Trento nord, non ancora bonificate dopo i decenni di contaminazioni chimiche pesanti, avvenute durante le produzioni.
La tempistica prevista dal progetto è stringente (si indica il 2026 per la realizzazione de bypass), ma questo e altri intoppi progettuali fanno di nuovo sperare gli oppositori che ci siano margini per un ripensamento radicale.
Sul fronte del no c'è, come noto, anche chi ha fatto una controproposta, finora respinta dalle istituzioni locali (Provincia e Comune): un tracciato diverso che invece di attraversare Trento nord e passare in tunnel sotto la Marzola, segua un percorso sull'altro versante della valle, cioè in destra Adige.
[FOTO DI PAOLO PEDROTTI]