Giustizia / Il dramma

Trento, condannato a 13 anni di reclusione per le botte e gli abusi contro la fidanzata

L'uomo, cinquantenne, è stato riconosciuto colpevole in tribunale di violenza sessuale pluriaggravata, violenza privata e lesioni. I fatti risalgono al luglio 2020 e avvennero in valle dei Laghi: la vittima dopo tre gironi scappò calandosi da una finestra

TRENTO. I fatti avvennero nel luglio di due anni fa in valle dei Laghi: ora un uomo è stato condannato a tredici anni di reclusione per violenza sessuale pluriaggravata, violenza privata e lesioni.

La sentenza (primo grado) riguarda un cinquantenne, condannato per le violenze contro l'allora fidanzata.

Secondo la ricostruzione dell'accusa, forte anche di un video scioccante, si trattò di tre giorni da incubo per la donna, in balìa della violenza e degli istinti bestiali del fidanzato: prima le botte, poi gli abusi ripetuti.

La donna fu ferita e costretta a sottomettersi alla volontà dell'uomo, obbligata a rimanere in casa.

Riuscì infine fuggire non dalla porta, ma di nascosto calandosi della finestra.

Per le lesioni riportate fu ricoverata in ospedale con una prognosi di quaranta giorni.

Secondo quanto è emerso in tribunale, già nei mesi precedenti vi erano stati episodi di violenza ai danni della donna, ma evidentemente non erano stati tali da indurla a preoccuparsi.

L'accusa aveva chiesto per l'uomo una pena di sei anni di reclusione, il colelgio giudicante invece ha comminato al cinquantenne tredici anni, condannato anche a versare alla vittima un risarcimento di 100 mila euro.

 

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