Emergenza / Allarme

Destinata ai profughi ucraini, va a fuoco Villa Anita a Baselga di Piné

Nella struttura 19 persone, sono mamme con bambini, ed oggi era previsto l'arrivo di un altro gruppo. Interessato il tetto, in corso il sopralluogo dei Vigili del fuoco: danni limitati, stasera potranno tutti rientrare. Ed i Carabinieri indagano sulle cause

di Leonardo Pontalti

PINE’. Un episodio che deve ancora essere approfondito, ma che desta allarme ed interrogativi. Un principio di incendio ha interessato questa mattina Villa Anita a Baselga di Piné, de da poco sono arrivati da pochi giorni alcuni profughi ucraini.

Sul posto i Vigili del fuoco di Fornace e Bedollo, ed anche i Carabinieri per le indagini sulle cause del rogo.

I danni sono limitati alla copertura, ma è in corso il sopralluogo per valutare se la struttura possa continuare ad accogliere ospiti. Secondo il responsabile del Cinformi, basterà l'intervento in giornata di una squadra di carpentieri per poter far rientrare i profughi, già nella giornata di oggi.

Villa Anita di Baselga di Pinè, gestita dalla cooperativa “C.a.S.a.”, si era aggiunta sabato alle strutture ricettive che accolgono nuclei familiari ucraini in fuga dalla guerra. Vi trovano sistemazione, in particolare, mamme con bambini (a regime una quarantina di persone), rispondendo così a una specifica esigenza nell’ambito del sistema coordinato dal Cinformi.

L'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana, accompagnata dalla responsabile del Servizio politiche sociali PAT Federica Sartori, si è recata proprio tre giorni fa in visita alla struttura, che ha accolto19 persone e ne attende un altro gruppo proprio per oggi.

Presenti anche il sindaco di Baselga di Piné Alessandro Santuari, il vicesindaco Piero Morelli, gli assessori comunali alle politiche sociali Graziella Anesi e alle associazioni sportive e volontariato Umberto Corradini e alcuni volontari. Ad accogliere i rappresentanti istituzionali il direttore della cooperativa che gestisce l'accoglienza, Stefano Mattivi e la presidente della stessa "C.a.S.a", Maria Grazia Andreatta.

 

 

 

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