TRENTO. Anvolt Trento (Associazione nazionale volontari lotta contro i tumori), ha partecipato la scorsa settimana a Roma, con la presidente Elisa Zeni, alla dodicesima Giornata del malato oncologico, promossa dalla Favo (Federazione delle associazioni volontari in oncologia). Ed è stata l'occasione per fare il punto della situazione ancora molto difficile, dopo due anni di pandemia nei quali - è stato sottolineato - il malato oncologico è stato "abbandonato".

I volontari da oltre due anni non possono accedere al reparto per stare vicini ai malati, ci sono forti ritardi in tutte le chirurgie e negli screening per individuare in tempo la malattia e anche in Trentino la situazione non è diversa dal resto del Paese. «È emerso - spiega Elisa Zeni - che ci si deve impegnare sul miglioramento della qualità di vita del paziente oncologico e questo è quello che Anvolt, con tutti i suoi servizi di assistenza, lo fa benissimo».

Proprio per rilanciare le attività, Zeni informa che Anvolt Trento ha deciso di riproporre il progetto «La forza e il sorriso» dedicato alle donne che sono sottoposte a cure chemioterapiche, che l'associazione propone fin dal 2002. Si tratta dell'offerta gratuita di un servizio da parte di un'estetista esperta che insegna tecniche di trucco per aiutare a ritrovare autostima e benessere interiore anche grazie a questi accorgimenti estetici che permettono di affrontare meglio la chemioterapia che, seppure necessaria, purtroppo ha degli effetti collaterali molto forti che colpiscono in particolare le donne sia dal punto di vista fisico che psicologico.

«Vogliamo così regalare - sottolinea la presidente Zeni - un momento di coccole alle pazienti, che prima del Covid organizzavamo ogni mese con sedute di gruppo, ma ora riprenderemo con appuntamenti singoli con un'estetista specializzata che offrirà degli insegnamenti preziosi per migliorare la qualità della vita». Chi fosse interessato può semplicemente chiamare l'associazione al numero 0461 - 232036 dell'Anvolt per prendere un appuntamento. È anche un modo per provare a sorridere nonostante la malattia.