Togliere il Centro gestione avifauna alla Lipu, una scelta incomprensibile, Coppola interroga
Duro attacco della consigliera deiverdi: «Dunque anche nel settore faunistico la Lega continua – come è già successo per altri servizi – lo smantellamento di ciò che funziona, forse solo per ritorsione o peggio»
TRENTO. L’annuncio che dal primo gennaio 2023 cesserà la convenzione con la LIPU per la gestione del CRAS, il centro recupero per piccoli animali feriti o non in condizione di vivere in autonomia, «lascia francamente perplessi».
Lo dice la consigliera provinciale dei Verdi, Lucia Coppola, che oggi ha presentato una interrogazione.
«La LIPU gestisce questo servizio da vent’anni, riscuotendo consenso e gradimento da parte di tutti coloro (e fortunatamente non sono pochi) che hanno a cuore il benessere della fauna, anche di quella “minore”.
Il centro è, ovviamente, visitabile e svolge così anche una funzione educativa per i ragazzi che vi si recano in visita.
E’ veramente singolare che in un settore dove si tende a privatizzare tutto (purtroppo, aggiungo) ed anzi si rifiuta sistematicamente ogni proposta che vada in senso opposto (si pensi solo al fatto che la gestione della fauna è affidata alle associazioni dei cacciatori, compreso il delicato sistema dei controlli che vede i guardiacaccia dipendere da chi dovrebbero controllare) si decida di gestire direttamente il recupero dell’avifauna.
Dopo quanto abbiamo sperimentato con la gestione degli orsi è facile immaginare che il recupero di animali feriti avverrà con minor solerzia ed in molti casi si finirà per abbattere l’animale anziché curarlo e reinserirlo.
Dunque anche nel settore faunistico la Lega nord continua – come è già successo per altri servizi – lo smantellamento di ciò che funziona, forse solo per ritorsione o peggio.
Tuttavia poichè la Lega nord amministra la Provincia, ma non è proprietaria della Provincia, tanto più quando si parla del patrimonio pubblico indisponibile, in questo caso l’avifauna, patrimonio che andrebbe non solo tutelato ma anche incrementato qualche spiegazione andrebbe fornita ai cittadini.
Ad esempio – garantendo almeno la qualità del servizio offerto in questi anni dalla LIPU – i costi saranno inferiori o destinati a crescere ? E’ evidente che la gestione in house dovrà pagare il personale, mentre ora il servizio è svolto da volontari.
In una realtà dove le risorse disponibili si riducono annualmente, si ritiene ragionevole scoraggiare e demotivare persone che fino ad ora (e da vent’anni!) svolgono un servizio utile ed apprezzato» dice Coppola.
Tanto premesso, «ritenendo del tutto insufficienti e generiche le spiegazioni fornite in un breve comunicato stampa, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
le ragioni che hanno indotto la Giunta provinciale a non rinnovare la convenzione in atto con la LIPU per la gestione del CRAS;
a quanto ammontano i costi attuali e quanto si intende spendere in futuro per questo servizio;
se sarà in ogni caso garantito uno standard de servizio per lo meno pari a quello attuale».