Situazione allarmante nei Pronto Soccorso, Segnana: "Lavoriamo su scuola medicina e prestazioni a chiamata"
L'assessora alla Salute, rispondendo a un'interrogazione presentata da Ugo Rossi (Azione), ha parlato dell'indizione di numerosi concorsi, dal 2019 ad oggi, per assunzioni a tempo indeterminato e determinato, che hanno visto scarsa partecipazione e molte rinunce
LA SITUAZIONE Solo sei professionisti per gestire i turni
EMERGENZA I dottori minacciano le dimissioni in blocco
L'ANALISI Stanchi e preoccupati, la fuga dei medici dagli ospoedali trentini
TRENTO. "Mancano quasi 5.000 medici nei servizi di pronto soccorso italiani e la situazione è allarmante in tutta Italia: la Giunta provinciale ha lavorato alla scuola di medicina proprio per affrontare gli anni a venire. La pandemia non ha aiutato e le sospensioni dei professionisti non vaccinati hanno ulteriormente complicato la situazione di carenza dei professionisti sanitari".
Lo ha detto - informa una nota - l'assessore alla salute della Provincia di Trento, Stefania Segnana, rispondendo a un'interrogazione presentata da Ugo Rossi (Azione). Segnana ha parlato dell'indizione di numerosi concorsi, dal 2019 ad oggi, per assunzioni a tempo indeterminato e determinato, che hanno visto scarsa partecipazione e molte rinunce. (Nella foto i dati forniti da Rossi, ndr).
"Vista l'oggettiva, persistente difficoltà nel reclutare personale dipendente sono state indette selezioni per la ricerca di medici disponibili a rendere prestazioni libero professionali a chiamata, ma anche per questi non si sono registrati numeri di candidati e partecipanti a copertura delle esigenze", ha specificato Segnana, parlando di un'indagine esplorativa per l'affidamento dei servizi di assistenza medica per medicina di urgenza e pronto soccorso di Trento, Rovereto, Arco, Borgo, Cavalese, Cles e Tione.