Mancano medici? Per i punti nascita di Cavalese e Cles altri 1,7 milioni di euro per pagare i "gettonisti" privati (prenderanno 1.152 euro a turno)
La battaglia per tenere aperti i reparti costa: in Fiemme solo un parto ogni 4 giorni, in Val di Non 20 in un mese, ma giunta e Azienda Sanitaria costrette a pagare salato per garantire il oservizio con i «gettonisti»
PRONTO SOCCORSO "Copriamo i turni, ma pagateci come i privati"
TRENTO. Mentre i medici chiedono attenzione alla situazione dei Pronto soccorso, con la richiesta - provocatoria - di coprire i turni mancanti «ma pagati come i privati», e mentre i politici lanciano un preoccupato grido d'allarme sulla situazione della sanità trentina, l'Apss va avanti nella caccia a specialisti privati in ostetricia e ginecologia per i punti nascita di Cles e Cavalese.
È fresco di ieri, infatti, l'ennesimo bando per i due reparti che, non è un mistero, costano tantissimo e "producono" - numeri alla mano - pochissimo. Ma i punti nascita di Cles e Cavalese sono ormai diventati simbolicamente fondamentali a livello politico. E l'Azienda sanitaria ha sposato la "battaglia" della giunta provinciale: ieri nuovo avviso ad hoc, con la ricerca di libero professionisti che coprano 1.500 ore mensili (quindi non proprio una ricerca per tamponare i buchi, ma di fatto per reggere i reparti).
Budget: 1,7 milioni di euro per un anno (soldi che di fatto possono essere considerati per il settore privato), visto che un medico in libera professione in quei due reparti costa 96 euro all'ora e quindi 1.152 a turno.
Il direttore generale dell'Apss Antonio Ferro specifica che «verranno conferiti un numero di incarichi libero professionali tali da coprire un fabbisogno massimo di 1.000 ore mensili di servizio attivo e 500 ore mensili in pronta disponibilità». Le domande devono essere inviate entro il primo giorno di luglio.
Dicevamo dei numeri. Gli ultimi ufficiali, riferiti al mese di marzo di quest'anno, dicono che i nati a Cavalese sono stati 7 (uno ogni 4 giorni) e a Cles 20. Il totale è quindi di 27 nascite su 277 a livello provinciale (169 a Trento, quasi 6 al giorno, e 81 a Rovereto, poco più di due al giorno).
Nei due ospedali periferici è quindi nato il 9% dei bambini (il 2% in val di Fiemme e il 7% in val di Non).