Pompieri in servizio fino a 65 anni, Guglielmi (Fassa) brucia la giunta e presenta il disegno di legge
Venerdì sera l’assemblea dei Comandanti dei Corpi a Vezzano ha approvato la modifica, che deve comunque passare dal Consiglio Provinciale per la modifoca della legge provvinciale: il ladino deposita immediatamente un testo
TRENTO. Venerdì sera a Vezzano l’assemblea dei Comandanti dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari del Trentino ha deciso di chiedere alla Provincia l’innalzamento dell’età per il servizio attivo, da 60 a 65 anni.
I pompieri hanno votato a larga maggioranza, ma per far diventare operativa la scelta, c’è bisogno che il Consiglio Provinciale predisponga uan modifica della legge sulla Protezione Civile.
Come a scuola, c’è sempre un primo della classe. Così in Consiglio Provinciale.
E’ stata depositata in tempi record la proposta di legge siglata dal consigliere Luca Guglielmi (Fassa) intitolata «Modificazioni dell’articolo 61 della legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9 in materia di Disciplina delle attività di protezione civile in provincia di Trento».
Scrive Guglielmi: «La Federazione dei Corpi Vigili del Fuoco volontari della Provincia di Trento coordina l’attività di 8.205 Vigili del Fuoco volontari, di cui 5.556 in servizio attivo. In procinto di entrare in servizio vi sono 1.102 allievi Vigili del Fuoco.
Le dinamiche di sviluppo della demografia, in Trentino come nel resto del mondo, hanno ormai evidenziato come il prolungamento della vita e l’innalzamento dell’età per la messa in quiescenza dei lavoratori certifichino il miglioramento dello stato di salute della popolazione italiana; conseguentemente, la prolungata capacità di adempiere ai compiti istituzionali anche per i Vigili del Fuoco non più giovanissimi.
Contemporaneamente la preziosa esperienza accumulata nel corso di decine di anni da parte dei Vigili del Fuoco ultra cinquantenni non può essere dispersa in ragione di una età non certo troppo avanzata.
Da parte della Federazione dei Corpi Vigili volontari della Provincia di Trento è venuta una forte richiesta di posporre di cinque anni la messa a riposo dei Vigili del Fuoco volontari.
Questo disegno di legge – scrive Guglielmi – propone una risposta adeguata attraverso la modifica della legge del 2011, in particolare di quella parte dell’art. 61 che disciplina l’età massima dei Vigili del Fuoco volontari da impiegare per la protezione civile.
Nell’articolo modificato è opportuno rilevare che da sempre oltre al requisito dell’età viene data fondamentale importanza all’ idoneità psico-fisica richiesta per lo svolgimento dei compiti interventistici in emergenza».
Guglielmi si prende così la palma di primo al traguardo. In realtà, la richiesta dei Vigili del fuoco è venuta in questo momento perché «visto che sono necessarie altre modifiche di adeguamento al quadro normativo nazionale» come ci aveva spiegato il presidente della Federazione, Pederiva «possiamo aggiungere questa richiesta in fase di elaborazione».
Quindi, al testo di Guglielmi occorrerà aggiungere le altre modifiche.