Annegata a Caldonazzo, la vittima è la ex professoressa Busetti del Da Vinci: aveva 86 anni, era una nuotatrice allenata e aveva anche una «boa» di emergenza
E’ stata vittima di un malore, ma non era certo una anziana sedentaria e imprudente: «La vedevamo sempre, veniva a nuotare, era preparata»
TRENTO. Un istante prima nuotava, un istante più tardi si è inabissata. Nel "suo" lago di Caldonazzo. È morta così Antonia Busetti, 86 anni, moglie dell'ex senatore Sergio Fontanari, venuto a mancare meno di due mesi fa. Si fosse sentita male a casa, per strada, forse il malore non sarebbe stato fatale. Così, non le ha dato scampo.
Il tentativo di salvarle la vita, venerdì a mezzogiorno, non è purtroppo servito a nulla.
La signora era tutto tranne che un'anziana pronta a trascorrere il suo tempo tra divano e poltrona. Nuotatrice brava abbastanza da non temere le acque del lago e allenata a sufficienza da spingersi al largo con regolarità, da quelle parti si erano abituati a vederla. «Era sempre qui, durante la stagione estiva veniva quasi ogni giorno» ricordano alla Ca' Rossa.
In effetti è su quell'elegante spiaggetta che è arrivata, ieri mattina, come quasi sempre. Accompagnata da un'amica che la aspettava a riva. Lei è arrivata, probabilmente avrà anche messo le mani nell'acqua: le condizioni erano ottimali. In questi giorni l'acqua è a 27 gradi. Perché a quell'età le cose si fanno con buon senso. E lei non rischiava mai, senza precauzioni.
Si è tuffata nel lago munita di rescue can, detto anche Baywatch: una sorta di boa rossa, dalla forma appuntita che ci si attacca al corpo proprio in caso di lunghe nuotate in acque libere. Ha due scopi: di segnalazione, in caso appunto di malore. E di aiuto se dovesse accadere qualcosa: un improvviso crampo, un calo di forza, l'impossibilità comunque di riuscire a nuotare. Ci si può aggrappare al rescue can, che permette di stare a galla.
Lei si è legata al corpo il dispositivo ed è andata in acqua, mirando il largo, come sempre. Perché quando si sa nuotare la profondità non fa certo paura. Quando già era lontana dalla riva, tuttavia, qualche cosa è accaduto. Cosa, non è possibile dirlo.
Antonia Busetti era piuttosto conosciuta in zona, ma anche in città. Ormai in pensione da tanti anni, era stata storica docente di italiano al liceo Da Vinci a Trento.
Uno dei due figli, Stefano, ha appreso della tragica notizia mentre era all'estero con la famiglia. Purtroppo Antonia Busetti non è l'unica vittima dei laghi trentini: sono già tre le vittime, pur con dinamiche e vicende tra loro molto diverse. Una donna, nel lago di Caldonazzo, lo scorso 21 maggio. E solo domenica scorsa un turista che è stato tradito dalle acque del lago di Tenno.