Inflazione / Caro energia

Regole e trucchi per non sprecare calore: ecco come risparmiare sulla bolletta

Dall’Enea consigli utili per aumentare l’efficienza energetica delle bostre case, dalla caldaia a condensazione al termostato. Senza dimenticare il frigorifero

di Nicola Maschio

TRENTO. È importante avere una casa ben coibentata e che riduca al minimo le dispersioni termiche. Ma metter mano all’abitazione significa fare grossi investimenti, cosa che la maggior parte delle famiglie in questo momento storico non possono fare. Ecco perciò che diventa importante comunque limitare al minimo gli sprechi, qualsiasi sia la condizione abitativa in cui ci si trova a vivere.

La prima, banale, indicazione per risparmiare energia è quella di abbassare il termostato. «La normativa prevede per le abitazioni private una temperatura fino a 22°C, ma 19°C sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario» afferma il decalogo dell’Enea. E 19 gradi è anche l’indicazione data dal governo.

Un altro elemento che può comportare un risparmio significativo sono le ore di accensione dei riscaldamenti, considerato soprattutto che «è inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte», questo perché «il calore che le strutture accumulano quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di comfort anche nel periodo di spegnimento».

E se le vostre finestre (che non devono essere lasciate aperte a lungo) hanno possibilità di essere “schermate” con persiane e tapparelle o mettendo delle tende pesanti davanti ad esse, Enea suggerisce di farlo per evitare che il calore si disperda verso l’esterno.

Un consiglio che può sembrare banale, ma al quale forse non facciamo caso, è quello di evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni: «Collocare tende, mobili o schermi davanti ai termosifoni o usarli come stendibiancheria è fonte di sprechi in quanto ostacola la diffusione del calore – si legge ancora nel vademecum. – È invece opportuno, inserire un pannello riflettente tra parete e termosifone, specie nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l’esterno”.

C’è poi un controllo che può risultare fondamentale, ovvero il check-up del proprio immobile da effettuarsi con la valutazione da parte di un tecnico oppure con una diagnosi energetica per ottenere l’APE. Questi passaggi sono molto importanti, raccomanda Enea, in quanto consentono di «determinare gli interventi più convenienti per contenere consumi e costi». Inoltre «Il compenso per il tecnico è generalmente abbordabile e gli interventi sono ancora più convenienti grazie alle detrazioni fiscali e agli incentivi a fondo perduto del “Conto termico”».

Vanno poi monitorati i picchi o gli sbalzi di potenza ed ecco perché il consiglio è quello di dotare il proprio impianto di una centralina per la regolazione della temperatura: «La possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico» prosegue il documento.

Si invitano poi gli inquilini ad utilizzare un sistema di contabilizzazione del calore, ma soprattutto (e su questo passaggio Enea spende parecchie parole) a sostituire la caldaia esistente con una a condensazione. Queste ultime infatti «si distinguono dalle caldaie tradizionali perché raggiungono un’efficienza più alta e garantiscono un risparmio energetico oltre che economico, in quanto i costi di riscaldamento si riducono», tuttavia un’ottima soluzione sarebbe quella di «abbinare una caldaia a condensazione ad impianti di riscaldamento a bassa temperatura».

Un ultimo accorgimento riguarda frigoriferi e congelatori: «Un frigorifero sbrinato ha un’efficienza energetica maggiore. Ma se il frigorifero è vicino al forno o in una stanza calda consuma fino a un 10% in più» conclude Enea.

comments powered by Disqus