L’appello degli infermieri trentini: “Bisogna garantire le visite dei familiari nelle Rsa”
Ad oggi, nonostante l'abolizione dell'obbligo vaccinale per i sanitari, paradossalmente, permangono limitazioni e la necessità del green pass per gli accessi alle visite dei familiari nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie
TRENTO. "Due anni di una pandemia tragicamente grave ed imprevedibile con le misure messe in atto per contrastarne l'impatto hanno privato pazienti, familiari e sanitari delle relazioni umane alla base dei principi assistenziali, determinando situazioni di significativa e prolungata solitudine nelle Rsa, negli ospedali e nelle strutture socio sanitarie del territorio. Ad oggi, nonostante l'abolizione dell'obbligo vaccinale per i sanitari, paradossalmente, permangono limitazioni e la necessità del green pass per gli accessi alle visite dei familiari nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie".
Così, in una nota, l'Ordine delle professioni infermieristiche della Provincia autonoma di Trento. "Seppur in piena fase emergenziale e nell'imprevedibilità della situazione sia stato necessario ed appropriato adottare misure restrittive, alla luce dell'attuale profilo epidemiologico e clinico, riteniamo sia opportuno perseguire una strada che riporti alla normalità coniugando sicurezza e dimensione umana.
In tal senso, pur sostenendo con convinzione l'importanza della vaccinazione, riteniamo oggi sicuro garantire nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie l'accesso alle visite dei familiari, sempre più inclusivo e partecipato nel processo assistenziale, attraverso l'utilizzo della mascherina associato al lavaggio mani, in coerenza con quanto avviene per i professionisti e operatori sanitari. Come Infermieri sarà nostro impegno e dovere deontologico sostenere i principi di un'assistenza centrata sulla persona e sulla famiglia", si legge ancora nella nota.