Ragazza posta foto su Onlyfans, Gardaland non le rinnova il contratto
Di giorno lavorava come hostess nel celebre parco divertimenti, accompagnando bimbi e famiglie. Di sera, nel privato, pubblicava foto e video sulla piattaforma per adulti. Le motivazioni della società veronese: "Non può accostare il nome del parco alle sue attività nel privato"
TRENTO. Di giorno lavorava come hostess nel parco divertimenti di Gardaland, accompagnando bimbi e famiglie. Di sera, nel privato, pubblicava foto e video sulla piattaforma per adulti 'Onlyfans'.
Due ruoli che, secondo la società che gestisce il parco, non possono stare insieme. Perché Ilaria Rimoldi, 25 anni, veronese, nel frattempo aveva iniziato a 'promuoversi' sui siti e reti tv di mezza Italia - è del 29 agosto una sua intervista a 'Zona Bianca' su Rete4 - raccontando la sua storia di ragazza che, pur lavorando in un grande parco divertimenti, era 'costretta' a mostrarsi in bikini su Onlyfans per arrotondare lo stipendio.
Pubblicità indiretta che, evidentemente, Gardaland non ha gradito. Così in estate ha convocato la dipendente per un colloquio in direzione del personale. E qui le è stato ricordato che vi sono regole chiare: dipendenti e collaboratori sono invitati "per le proprie attività digital, a evitare l'utilizzo improprio dei loghi o delle immagini di Gardaland, non in linea con la vocazione familiare del Parco divertimenti".
Nei contenuti di Ilaria su Onlyfans non c'erano loghi o immagini del Parco. Ma capitava che alcuni visitatori, avendola vista in tv, la riconoscessero al parco. La stessa ragazza aveva confermato che dopo essere diventata un volto noto, gli affari sulla piattaforma per adulti erano decollati: "con 5 minuti riesco ad arrivare anche a 56 dollari per una foto" aveva detto nell'intervista a 'Zona Bianca'. "l mio stipendio era di circa mille euro - ha raccontato - e mi serviva un'entrata in più: tra affitto, auto, spesa e bollette, facevo fatica ad arrivare a fine-mese".
Gardaland sul momento non ha assunto iniziative. Ilaria Rimoldi (che aveva lavorato già due stagioni nella struttura) ha proseguito il suo lavoro. Poi il 27 novembre non le è stato rinnovato il contratto, ed è stata lasciata a casa. Dalla società filtra, peraltro, che lei stessa non ha mai chiesto di rinnovare il contratto.
"Nel caso specifico - ha spiegato la società - si è trattato di cessazione di un contratto stagionale a tempo determinato (Ccnl industria turistica) alla naturale scadenza dello stesso, fissata fin dall'inizio al 27 novembre 2022" Insomma: né 'vendette' , né licenziamenti.
"Ci sono sentenze della Cassazione - ha detto al 'Corriere Veneto' Patrizia Gobat, coordinatrice regionale dell'Ordine dei Consulenti del lavoro - che legittimano il procedimento disciplinare nei confronti del lavoratore che, nel tempo libero, mette in atto condotte che si ripercuotono negativamente sull'immagine dell'azienda. Non significa che la persona non può utilizzare il proprio corpo come meglio crede. Ma deve tenere a mente che le proprie attività private non devono mai, neppure indirettamente, essere associate all'azienda con la quale collabora né devono compromettere il rapporto fiduciario tra datore di lavoro e dipendente". (Ansa)