Agitu: nessuna manifestazione d'interesse in Trentino per la sua idea imprenditoriale
L’avvocata Molinari, curatrice dell’eredità giacente: «Per disporre dei contributi bisognerebbe trovare un'imprenditrice che risponda alle caratteristiche di Agitu. Ho fatto tutti i tentativi possibili per valorizzare il suo marchio in Trentino. Ora dovrò guardare fuori dai confini»
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TRENTO. «L'immobile della vecchia scuola di Frassilongo, dove Agitu aveva ricavato il suo caseificio, è un tema scottante: sarebbe il bene di maggiore valore. Ho cercato disponibilità in valle per trasformarlo in un unico immobile o in una serie di appartamenti, ma non ci sono state manifestazioni d'interesse. Da questo punto di vista sono pubblicamente in difficoltà. Qualsiasi idea è ben accetta». Lo ha detto, in conferenza stampa, l'avvocato Annarosa Molinari, nominata dal Tribunale di Trento curatrice dell’eredità giacente di Agitu Ideo Gudeta, in riferimento all'immobile che la pastora etiope, di cui ricorrono domani (giovedì 29 dicembre) i due anni dall'uccisione, voleva ristrutturare e per il quale aveva contratto dei debiti.
«Ora il gregge di Agitu è stato ricompattato presso un imprenditore della valle dei Laghi. È un allevatore che segue un'etica professionale uguale a quella di Agitu», ha spiegato Molinari. Sul tema dei debiti, la curatrice non si è sbilanciata, ma ha precisato che «quando Agitu era in vita, usufruiva di contributi provinciali, che sono venuti meno al momento della morte».
«Per disporre dei contributi bisognerebbe trovare un'imprenditrice che risponda alle caratteristiche di Agitu: donna, con una certa età e che investa nel biologico», ha aggiunto Molinari. «Ho fatto tutti i tentativi possibili per valorizzare il marchio di Agitu in loco, in Trentino. Una manifestazione d'interesse era venuta da un imprenditore della valle di Fassa, ma è caduta anche per incompatibilità con le regole Cee. Ora però dovrò guardare fuori dai confini, perché non ci sono state altre manifestazioni di interesse», ha concluso l'avvocato.