Tabaccaio aggredito in corso Tre novembre: colpito al volto e ricoverato in ospedale
Il titolare dell'edicola in centro città, Oskar Barcatta, è stato vittima di uno sbandato che lo ha colpito prima di mettergli a soqquadro il negozio
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TRENTO. Ha passato tutto il pomeriggio al pronto soccorso del Santa Chiara, Oskar Barcatta: il titolare dell’edicola tabaccheria di corso Tre novembre è stato aggredito da uno sbandato che lo ha colpito al volto con un pugno prima di mettergli a soqquadro mezzo bancone.
L’allarme è scattato verso le 12.30, dopo che inutilmente Barcatta aveva tentato di spiegare a un tossicodipendente del capoluogo - già noto per le sue problematiche sia alle strutture sanitarie che alle forze dell’ordine - che non poteva soddisfare la sua richiesta di ottenere del contante presentando la tessera del reddito di cittadinanza.
Anziché effettuare acquisti, l’uomo voleva che l’esercente battesse al registratore un acquisto fittizio per poi consegnargli il denaro corrispondente. Insomma, il tossicodipendente voleva che il tabaccaio si prestasse a fargli da bancomat, ma di fronte alle educate spiegazioni dell’edicolante, l’uomo non solo non si è rassegnato, ma ha iniziato a farsi minaccioso e violento. Dapprima ha iniziato a protestare, poi a gridare, fino a minacciare l’esercente.
Da parte sua Barcatta non ha perso la calma, invitando nuovamente l’uomo ad andarsene: «Era uscito - ha raccontato lui stesso - poi però è tornato sui suoi passi, è venuto al bancone e mi ha colpito con un pugno al volto, centrandomi tra l’orecchio e lo zigomo sinistri».
A quel punto è scattata la chiamata al 112 e i carabinieri del radiomobile hanno rapidamente raggiunto la tabaccheria, fermando l’aggressore poco lontano. Barcatta nel frattempo ha raggiunto il Santa Chiara, da dove è stato dimesso poco prima delle 19 dopo aver ricevuto tutte le cure del caso. Si rivolgerà poi alle forze dell’ordine per sporgere regolare denuncia.
«Per fortuna si è concluso tutto senza nulla di grave, ma spiace dover avere a che fare con persone violente, soprattutto quando cerchiamo sempre di essere disponibili e pronti al dialogo anche con i soggetti più riottosi. Tra l’altro l’uomo che mi ha aggredito, un italiano di mezza età, è una figura nota, che si incrocia per strada quasi tutti i giorni. Solo qualche giorno fa era entrato per comprare delle sigarette».