Violenza / La sentenza

Incubo finalmente finito per una giovane donna trentina: otto anni di carcere all’ex compagno

Sentenza confermata in Appello. La vittima è una madre di due figli, che ora si trova in una comunità protetta. L'indole violenta di lui si era amplificata a causa dell'abuso di alcol

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TRENTO. Lei, una giovane trentina, è in una comunità protetta. Lui, l'ex compagno di origine tunisina, rimane in cella per una condanna a 8 anni per violenza sessuale, maltrattamenti, atti persecutori nei confronti della donna. La pena è stata confermata in Appello e comprende anche 50mila euro con i quali dovrà risarcire la vittima ed i figli avuti da lei.

Denaro che non servirà a cancellare gli abusi, le botte e le umiliazioni subìte dalla donna in quasi otto anni di relazione, ma che le potranno essere d'aiuto per guardare al futuro con maggiore serenità. La coppia si reggeva su un equilibrio precario: lei lo amava e lo temeva, lui si accaniva sulle fragilità della compagna con violenza sia fisica che verbale. All'inizio c'erano le labbra gonfie ed i lividi sul volto della giovane lasciati dagli schiaffi.

La situazione era peggiorata quanto lei era in attesa dei figli: una volta, come emerso dagli atti, era caduta a terra per la violenza di una sberla e poi era stata colpita con un calcio al fianco; in un'altra drammatica situazione era stata picchiata sulla pancia dal compagno ubriaco.

All'imputato, ora condannato anche in secondo grado, sono stati contestati episodi di violenza sessuale, anche alla presenza di altre persone. Lei aveva sopportato tutto questo a causa di un insano sentimento. Si era innamorata di quel giovane dal carattere complesso convinta di riuscire a portarlo sulla retta via, ma il passato del tunisino - sbarcato in Italia a 19 anni, scappato dal Centro di accoglienza e arrivato a Trento dove nel primo periodo viveva in case abbandonate - era troppo pesante da gestire.

L'indole violenta di lui si era amplificata a causa dell'abuso di alcol, senza contare i guai con la giustizia: il distacco completo tra la vittima, assistita dall'avvocato Marcello Paiar, e l'ex compagno era stato possibile solo grazie all'arresto di lui per altro reato.

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